GOMORRA: UN CAPOLAVORO !


Di solito mi trovo a recensire film che sono nelle sale, ma in questo caso faccio volentieri uno strappo alla regola. Da molto volevo vedere il film di Matteo Garrone e finalmente quel momento è arrivato. Inizio col dire che seguo la carriera di questo "giovane" regista ormai da anni e anche se il numero dei suoi film è relativamente scarso al contrario la qualità che li contraddistingue è sopraffina. Il mio incontro con il cinema di Garrone è avvenuto nel 2002 con L'imbalsamatore, un dramma umano ambientato nel napoletano che mi ha folgorato sulla via di Damasco. Poi è stata la volta di Primo amore, un'altro dramma umano, questa volta ambientato nel veneziano, un film prezioso come l'oro che mostra. Era quindi forse logico aspettarsi che la riduzione in immagini del libro di Saviano fosse affidato ad un autore così sensibile e così attento sia al linguaggio cinematografico che a quello vero e proprio, la parola. Prima di tutto Gomorra colpisce per la lingua, un napoletano strettissimo che a stento si capisce che anzi a tratti non si capisce proprio, una lingua ostica e dura, il linguaggio della strada, della povertà, della camorra. La scelta è quindi chiara, tracciare un ritratto della realtà attraverso le storie di alcuni caratteri. Pochi attori professionisti e molta gente di strada, luoghi reali e camera a mano, uno sguardo quasi documentaristico che mette a disagio, spiazzando lo spettatore e immergendolo in un mondo dal quale non vede l'ora di uscire. I meriti oggettivi sono tantissimi e cataputano il film nel poco affollato mondo del bel cinema italiano di denuncia, un universo scarsamente popolato e soprattutto ultimamente poco frequentato dai nostri cineasti. La carta vincente però è un'altra, infatti con gli anni Gomorra verrà ricordato per il travolgente linguaggio cinematografico. L'atmosfera che si respira durante la visione, l'impressione di sentire addosso quella sporcizia, di percepire quell'odore di polvere, muffa e sangue, la netta sensazione di avere un macigno ficcato in gola come una canna di pistola, il bisogno indispensabile di sottrarre lo sguardo, di fuggire eppure al tempo stesso la necessità di guardare, di sapere, di parlare. Gomorra è uno di quei film che ti fa scattare in piedi e ti fa gridare al miracolo, uno di quei film di cui vorresti parlare per ore ma che ti accorgi ti hanno ammutolito, svuotato e riempito di non sai bene che cosa: rabbia, disgusto, incredulità, paura... Gomorra è questo e molto altro ancora, non è un film da cui si esce indenni, è qualcosa di profondo che striscia e tocca tutti noi, è un grido di aiuto, un grido di rabbia e allo stesso tempo un urlo strozzato che dice, lasciateci in pace. Gomorra è cinema a livelli altissimi. Gomorra si odia o si ama, è un concetto assoluto e senza mezzi termini, Gomorra è Gomorra e basta.
Gomorra è un capolavoro.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Moltissime e tutte impossibili da descrivere, alcune crudeli, altre poetiche, altre ancora terribili e spiazzanti, poi c'è quel finale, secco come un ramo che si spezza e che mette i brividi lungo la schiena.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Vietato, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni: Bello, 7
Se avete da 20 a 30 anni: Ho deciso faccio il magistrato, 8
Se avete da 30 a 40 anni: Bellissimo ho la pelle d'oca, 8
Se avete da 40 anni in su: Povera Italia, 8



GOMORRA (Italia 2008)
Regia di Matteo Garrone
Con Toni Servillo, Gianfelice Imparato

Trailer di Gomorra
http://it.youtube.com/watch?v=wk8KeeZcQYc

THE MIST: Mica male...


Mica male questo filmino. Facciamo finta che da buon appassionato di horror hai imparato ad associare al nome di Stephen king i più grandi disastri che l'industria cinematografica ricordi, infatti il Re dell'orrore ha visto portare sullo schermo alcune delle trasposizioni più sgangherate di sempre. Al di là di pochi e benedetti episodi in cui i libri del maestrohanno visto una trasposizione felice (Shining, Carrie, Le ali della libertà, La tempesta del secolo) la maggior parte del lavoro del nostro è stato vittima di trasposizioni agghiaccianti (Il miglio verde, L'acchiappasogni, It, Il tagliaerbe, The mangler, Christine, La metà oscura...) al limite della denuncia. Ora arriva anche sui nostri schermi il pregevole The mist, tratto dal racconto lungo omonimo che apriva la raccolta Scheletri.
Il film davvero notevole non solo ha il grande pregio di non tradire l'opera di King ma addirittura di migliorarla nel bellissimo e terrificante finale, un pugno nello stomaco che trasuda cattiveria da ogni inquadratura. Lo stesso King interrogato sul cambio di finale si è detto entusiasta della scelta operata dal regista Frank Darabont, minacciando di morte chiunque osasse svelarne la natura. The mist infatti è un ottimo horror che pur mescolando sapientemente temi e atmosfere già visti riesce a proporre un'atmosfera sospesa in cui sembra sempre che stia per accadere qualcosa di terribile. Un paio di scene da cardiopalma, un'odiosa Marcia Gay Harden, gli ottimi effetti speciali e una solida sceneggiatura sono gli elementi che fanno di The mist un ottimo film, un'esperienza da brividi lungo la schiena e secchezza delle fauci, un bel film da vedere e da consigliare. per una volto lo zio Stephen sarà contento e con lui i suoi spesso turlupinati fans.

IL MOMENTO CHE VALE IL FILM
L'attacco dei ragni e lo splendido finale, puro distillato di cattiveria.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Vietato, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni: Che cavolata, 5
Se avete da 20 a 30 anni: Non male, 6
Se avete da 30 a 40 anni: Che cattiveria e che cinismo, 8
Se avete da 40 anni in su: Tutto ma non i film di mostri, 4



THE MIST (USA 2007)
Regia di Frank Darabont
Con Thomas Jane, Marcia Gay Harden, Laurie holden.

Trailer italiano di The mist
http://it.youtube.com/watch?v=ZAwdhV4TqiM
Trailer originale di The mist
http://it.youtube.com/watch?v=JFrm8kQcP5A

BLACK SHEEP: Solo per appassionati


Ok facciamo così, entrate in sala staccate completamente la spina alla corteccia cerebrale, rilassatevi, pensate di essere un albero anzi meglio una pecora e forse questo film esclusivamente per appassionati vi piacerà pure. Mi riferisco agli affezionati di un sotto genere come l'ecovengeance, ma non solo, bisogna anche che i soggetti in questione abbiano una passione malata per tutto ciò che è fuori di testa, grottesco e sanguinolento con abbondanti spruzzatine di follia, gli altri, tutti gli altri devono astenersi. Black sheep non è un normale film di genere ma una vacanza della mente nei territori dell'insolito e del fuori di testa. Quando in una pellicola a mietere vittime sono infatti un gregge di ovini geneticamente modificati e golosi di carne umana, capaci di trasformare in pecore giganti tutti quelli che vengono morsi allora capite anche voi che questo tipo di storia si rivela essere adatta non proprio a tutti i palati. D'altro canto il film, preso per quello che è funziona e anche piuttosto bene, l'umorismo non manca di certo e la sceneggiatura a modo suo è piuttosto azzeccata. Se avete amato Bad taste forse vi piacerà questo Black sheep anche se ovviamente non è così folle come il cult di Peter Jackson, se vi piace un cinema un pò folle allora questo è vostro film, se come me non potete far a meno di guardare ogni schifezza che passa il mercato basta che sia etichettata come horror, allora Black sheep vi sorprenderà perchè in fondo in fondo è meno peggio di quel che sembra e qualche sequenza è davvero azzeccata. In mezzo a tanti prodotti di bassa macelleria spacciati per horror d'autore o presunti tali, in un momento in cui il cinema di genere sta un pò agonizzando privo di idee, può essere piacevole un filmino come questo nato solo ed esclusivamente per divertire e non certo per far pensare. Che dire, assurdo ma a tratti ben riuscito, dimenticabile certo ma utile per passare una serata tra amici come te, inguaribili appassionati di un genere che va lentamente a scomparire. Astenersi puristi del cinema che cercano opere indimenticabili.

IL MOMENTO CHE VALE IL FILM
Il protagonista si traveste da pecora per passare inosservato in un gregge, ci riesce a metà infatti un montone ingrifato lo nota e...
Una pecora attacca un uomo al volante di un camion e di lì a poco si troverà a guidare da sola...
L'attacco del gregge carnivoro, una vera e propria sagra della bassa macelleria.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Vietato, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni: Che stronzata, 5
Se avete da 20 a 30 anni: Che stronzata, 4
Se avete da 30 a 40 anni: Ovini carnivori mah, 5
Se avete da 40 anni in su: D'ora in poi solo maiale, 4



BLACK SHEEP (Nuova Zelanda 2006)
Regia di Jonathan King
Con Danielle Mason, Peter Feeney.

Trailer italiano di Black sheep
http://it.youtube.com/watch?v=7wl2TOaTnAg
Trailer originale di Black sheep
http://it.youtube.com/watch?v=0gEDUDmZkyc

HANCOCK: Porca paletta!!!!


Porca paletta che film. Non dico per dire Hancock è proprio un gran film. Avete visto il trailer? Avete presente che in linea di massima sembra proporre la solita storia del supereroe sfigato odiato da tutti che ad un certo punto tira fuori un'anima, si redime e abbraccia il sogno americano in tutto e per tutto, salvando le persone che ha imparato ad amare e la città tutta...questo in soldoni è quello che sembra suggerire il trailer. Peccato che più o meno tutto questo avvenga nella prima mezz'ora di film. E poi? Poi succede qualcosa. Quello che accade (che ovviamente non svelerò) butta nuova luce su tutta la vicenda, la natura stessa di Hancock è messa in discussione e le parole amore e sacrificio acquisteranno nuovi ed intensi significati. L'interpretazione stessa del concetto di supereroe viene arricchita di un nuovo significato più profondo ed intelligente. Hancock stupisce per la sua compattezza in un'ora e ventisette di film (giuro dura solo 1 ora e mezza scarsa) non ci sono sbavature o cadute di tono, non uno sbadiglio ne una battuta di troppo. Stupisce che Hollywood abbia partorito questa scheggia impazzita capace di non essere quello che ci si aspetta che sia. Applausi per Will Smith sempre pronto a mettersi in gioco in bilico tra il blockbuster e il film d'autore. Bella e brava Charlize Theron. Simpatico quanto basta Jason Bateman. Insomma un bel film da scolarsi tutto in un sorso e senza rimpianti, per una volta uno di quei film che tendono a farsi ricordare anche dopo la visione. REMEMBER IT.

IL MOMENTO CHE VALE IL FILM
Il finale dove Hancock....bè non ve lo posso dire. Fantastico.
VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Potrebbe essere divertente, 6
Se avete da 13 a 20 anni: Era più bello Spiderman, 6
Se avete da 20 a 30 anni: Mica male, 7
Se avete da 30 a 40 anni: Bello davvero un bel film, 8
Se avete da 40 anni in su: Era più bello Spiderman, 6




HANCOCK (USA 2008)
Regia di Peter Berg
Con Will Smith, Charlize Theron e Jason Bateman.

Trailer italiano di Hancock
http://it.youtube.com/watch?v=gpnwzFJaTKQ
Trailer originale di Hancock
http://it.youtube.com/watch?v=pndUOvkiy2A

X-FILES, VOGLIO CREDERCI: X-House-CSI movie


I film stanno attraversando un periodo davvero cupo, perlomeno i grandi blockbuster sono piuttosto a corto di idee e si vede. La tv sta dando parecchi metri al cinema, ormai le serie sono una realtà con cui Hollywood ha imparato a fare i conti. Non stupisce quindi l'idea di riportare in sala i due agenti FBI più famosi del piccolo schermo, protagonisti di una vicenda slegata dalla serie che li vedeva protagonisti. Qui casca l'asino. Se al posto di Fox e Dana ci fossero Cip e Ciop non avrebbe notato nessuno la differenza, infatti di x-files c'è davvero poco in questo polpettone. Niente alieni, nessuna congiura, nessuno che si allunga...insomma una noia. Il film quindi sembra un mix degli elementi che tirano di più in tv al giorno d'oggi, un pizzico di X-files (il prete sensitivo ma non troppo), un goccio di CSI (con quelle belle analisi forensi) e una spolveratina di Dr.House (Dana Skully è un medico e ha a che fare con un caso assai spinoso). Tutto qui purtroppo non c'è altro, il pretesto sembra interessante ma lo sviluppo non solo è ridicolo ma addirittura privo di mordente, i colpi di scena (pochissimiin verità) sono tutti telefonati e i protagonisti che tanto funzionavano in tv, qui risultano addirittura accessori. Credo sia ora che il cinema faccia una bella riflessione su se stesso e sulla direzione presa ormai da un pò di tempo. Non pretendo di vedere film capolavori che mi facciano riflettere sulla vita e l'universo, chiedo soltanto di divertirmi per un paio d'ore senza dover rimpiangere il preso del biglietto. Non ne posso più del famigerato effetto FORGETTING, eppure anche X-files non fa eccezione, l'effetto provato dallo spettatore è ad un certo punto della storia (più o meno dopo un'ora di film) è il puro menefreghismo, infatti quando Fox e soci giungono a dipanare la matassa, allo spettatore non frega più nulla di quello che vedrà da quel momento in poi. Troppo poco per un film che è costato milioni di dollari e che dovrebbe essere addirittura un evento. Lasciate perdere, forget it.

IL MOMENTO CHE VALE IL FILM:
Veramente non saprei, c'è calma piatta per un'ora e quaranta.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Lasciate perdere, 4
Se avete da 13 a 20 anni: Che fine hanno fatto gli Ufo, 5
Se avete da 20 a 30 anni: Che fine ha fatto il mistero, 4
Se avete da 30 a 40 anni: Che fine ha fatto la sceneggiatura, 4
Se avete da 40 anni in su: Carini questi gialli del pomeriggio di Rai2, 6



X-FILES VOGLIO CREDERCI (x-files I want to believe, USA 2008)
Regia di Chris Carter
Con David Duchovny, Gillian Andreson, Amanda Peet.

Trailer italiano di X-files voglio crederci
http://it.youtube.com/watch?v=qPX0K7Cxdd0
Trailer originale di X-files voglio crederci
http://it.youtube.com/watch?v=y5HrxAXvQ6A

DOOMSDAY: perchè Neil, dimmi solo perchè


Doomsday è una delusione, non una semplice delusione, ma una di quelle cocenti, imbarazzanti, Doomsday è il classico film che ti fa sorgere spontanea una domanda: Perchè? Nulla giustifica infatti un rimpasto del genere apocalittico senza nulla aggiungere e molto togliere, niente può spiegare perchè un film simile sia stato scritto o anche solo pensato. Ragazzi capiamoci siamo nel 2008 e il pubblico ormai ha visto e decodificato tutto, non ci si può permettere di prendere la trama di Fuga da New York, aggiungere atmosfere alla Mad Max, agitare bene e godersi il risultato...comunque, sa di già visto e il pubblico se ne accorge, non è scemo. Soprattutto quello che non ci si può scordare assolutamente è IL MITO, se da una parte ci sono Kurt Russel (Snake, forse uno dei 10 personaggi più fighi di sempre) e Mel Gibson (Max, incazzato come un toro e sadico come un vigile), dall'altra c'è Rhona Mitra (il cognome sarebbe tutto un programma per un film d'azione) assolutamente inadatta a questo ruolo. Non c'è pathos, non c'è ironia, non c'è incazzatura, in una parola manca IL MITO e questo per un film del genere risulta imperdonabile. Venendo all'aspetto più triste di tutta questa faccenda bisogna sapere che il regista (e anche sceneggiatore) si chiama Neil Marshall che forse a molti non dirà nulla ma molti altri, ne sono sicuro, sono andati a sorbirsi questa porcata proprio a causa di questo nome. Il buon Neil infatti prima che scivolasse tragicamente sull'orrenda buccia di banana chiamata Doomsday, aveva diretto un horror grottesco davvero carino dal titolo Dog Soldiers ma soprattutto aveva portato sullo schermo nientemeno che The Descent, forse uno dei migliori film degli ultimi 10 anni. Come potete capire le aspettative erano piuttosto altine e ora il nostro ne dovrà fare di strada per recuperare la fiducia perduta. Capiamoci Doomsday non è un film orribile, con buchi di sceneggiatura e regia pedestre, fa il suo lavoro e lo fa bene, non annoiando mai, ma quella fastidiosa sensazione di già visto che ti piglia a 2 minuti dall'inizio del film, non ti molla davvero mai. Riesce quindi difficile capire le ragioni che hanno portato uno dei più promettenti registi di genere a confrontarsi con una fotocopia, non c'è effetto nostalgia e omaggio al passato che possa giustificare una tale rassegna di sequenze telefonate che oltre che dai due film già citati pesca a piene mani anche da 28 giorni dopo. Concludendo Doomsday rimane un film buono per chi ha vissuto fino ad ora in una caverna e ha voglia di godersi un buon action fanta-apocalittico, tutti gli altri lascino stare altrimenti sembrerà di avere un'ora e quarantacinque di deja-vu senza purtroppo qualcuno, là sullo schermo che dice: "chiamami Jena". Altri tempi, altro cinema, altri registi, altri attori, altri noi...Neil, perchè, dimmi solo perchè. Forse come diceva qualcuno "la risposta soffia nel vento".
FORGET IT.

IL MOMENTO CHE VALE IL FILM
Il finale? Boh, non saprei....

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Troppo violento, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni: Fighissimo, 8
Se avete da 20 a 30 anni: Mi ricorda qualcosa, 6
Se avete da 30 a 40 anni: Altri 7 euro buttati, 5
Se avete da 40 anni in su: Non ci penso neanche, n.c.



DOOMSDAY (UK 2008)
Regia di Neil Marshall
Con Rhona Mitra, Bob Hoskins, Malcolm McDowell

Trailer italiano di Doomsday
http://it.youtube.com/watch?v=YB7iRym2O68
Trailer originale di Doomsday
http://it.youtube.com/watch?v=mJMjiCxHLdg

KUNG FU PANDA: kung fu nulla


Il nulla, il vuoto pneumatico. Come accade ormai da alcuni anni a questa parte, la Dreamworks e un certo tipo di animazione in genere ci regala un'ora e trenta minuti di nulla. Prendete questo Kung-fu panda o se preferite Madagascar, ma va benissimo anche Shrek 3, sono film che si esauriscono nello spazio di un trailer. Mi spiego: le battute migliori di questi film sono tutte riportate nei trailer, il resto è puro minutaggio aggiuntivo. Kung-fu panda non fa eccezione mettendo in scena una trama che ha del ridicolo (fin qui poco male) senza nerbo, senza battute o situazioni memorabili, anzi tutto sa di già visto e già sentito. L'epopea del simpatico panda alle prese con le arti marziali e con i suoi sogni non va da nessuna parte e anzi appare raffazzonata alla belle meglio. Il finale è privo di sigificato e la trasformazione del protagoista in un guerriero imbattibile è francamente appiccicata con lo sputo. Quello che rimane allora qui, come in altri prodotti simili è un insieme di situazioni che non solo sanno di già visto, ma sono proprio già state viste nel trailer. Impossibile poi consolarsi con l'animazione perchè trattasi di prodotto interamente fatto al computer. Per quanto tempo e ancora come cantava il buon Biagio, dovremo sopportare tutto questo? Perchè abbiamo abbandonato l'animazione tradizionale fatta di sudore, lacrime e passione per uno sterile insieme di pixel? Abbracciando in tutto e per tutto la computer grafica forse ci siamo scordati qualcosa per strada, l'anima. I cartoni di oggi (non tutti sia chiaro) come molti film (non tutti sia chiaro) non hanno anima, sono fatti divinamente ma non coinvolgono fino in fondo, non trasmettono quello che trasmettevano molti dei loro predecessori.
Non è un caso che mia figlia schifi Kung-fu panda e adori La sirenetta, trattasi di mondi diversi, di epoche diverse...quando la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole.
In conclusione, ovviamente FORGET IT.

IL MOMENTO CHE VALE IL FILM
I primi 20 secondi con il logo della Dreamworks rivisto e corretto.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Bellissimo il panda papà, 8
Se avete da 13 a 20 anni: Bello il panda compà, 7
Se avete da 20 a 30 anni: Carino il panda amore, 6
Se avete da 30 a 40 anni: Giusto il panda, 5
Se avete da 40 anni in su: Kung che, 4



KUNG-FU PANDA (Usa 2008)
Regia di Mark Osborne e John Stevenson (in due per fare questa porcata)

Trailer italiano di Kung-fu panda
http://it.youtube.com/watch?v=k3yuPrr6c8E
Trailer originale di Kung-fu panda
http://it.youtube.com/watch?v=RR4TIYEAmIk