UN AMORE DI TESTIMONE: The curse of Patrick Dempsey


Patrick Dempsey, il bel dottor Shepherd di Grey's Anatomy, è un attore maledetto, un uomo su cui grava una qualche maledizione azteca. Amato da tutte le donne del globo, con un fascino innegabile e un ruolo ormai consolidato nel mondo delle serie tv, ogni volta che mette piede sul grande schermo, si imbatte puntualmente in qualcosa di molliccio e maleodorante. Chi scrive lo ricorda ancora giovanissimo nel patetico canto del cigno di Joe Pesci, quel 110 e lode che assomigliava un pò troppo all'attimo fuggente, senza averne lo spessore ma condividendone purtroppo le ambizioni. Da allora in poi ogni volta che il bel Dempsey si è buttato anima e corpo in un progetto, questo è naufragato come il Titanic (transatlantico, non film). Così accade che tra un'interprezione da "incanto" e l'altra, il nostro approdi a questa sconquassata commedia che fa acqua da tutte le parti. La trama è sempre quella: lui la ama ma non lo sa, almeno fino al giorno in cui lei decide di sposarsi, colpo di fulmine a ciel sereno ed epifania da bancarella, lui l'ha sempre amata e non può lasciarsela sfuggire. Fate finta di vedere Il matrimonio del mio migliore amico, senza Say a little prayer for you e la monumentale interpretazione di Rupert Everett. Un amore di testimone, cade in tutti i luoghi comuni possibili ed immaginabili, componendo una sorta di vademecum di cose da non fare quando si realizza un film. Pochissime battute divertenti, dialoghi da bacio perugina, protagonisti tagliati con l'accetta e situazioni talmente telefonate da far sembrare un qualsiasi film con Steven Segal, Memento. Quello che rimane dopo la visione è l'inquietante sensazione di aver assistito all'ennesima conferma della maledizione che affligge la carriera di un uomo prigioniero del piccolo schermo... purtroppo il resto appena messo piede fuori dal cinema lo si è già dimenticato.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Sto disperatamente cercando di ricordare ma proprio.....

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Carino, 6
Se avete da 13 a 20 anni:
Bellino, 6
Se avete da 20 a 30 anni:
Mi ricorda qualcosa, 5
Se avete da 30 a 40 anni: Banale
, 5
Se avete da 40 anni in su:
Hai visto c'è Patrick Dempsey, 6

Un amore di testimone (Made of honor, Usa/UK 2008)
Regia di Paul Weiland
Con Patrick Dempsey, Michelle Monaghan

Trailer italiano di Un amore di testimone
Trailer originale di Un amore di testimone

AUSTRALIA: Il film che non voleva finire mai


Australia, film mostro, opera monumentale e fortemente voluta dal suo regista, quel Baz Luhrmann che ha fatto gridare al miracolo le platee di mezzo mondo, prima col sopravvalutato Romeo+Giulietta e poi col furbetto Moulin Rouge. Australia è un guazzabuglio di tutto, di tutto ciò che è cinema e tutto ciò che non lo è e non lo sarà mai, un timballo talmente ricco, farcito e saporito da stomacare chiunque ci si avvicini. Australia, il film che non voleva finire mai. Dopo un'ora e venti di film la pellicola si avvia alla sua degna conclusione, dopo aver fatto emozionare e trepidare la platea, ciò che il pubblico non sospetta è che siamo solo all'inizio. Passano altri venti minuti e questa volta ci siamo, i nodi si sciolgono, le cose si risolvono, lacrime, sighiozzi, fine. Non ancora, restate seduti, arriva la guerra e le cose si complicano, passa un'altra ora di film. Finalmente dopo due ore e quarantacinque minuti di pellicola, gli spettatori spossati, provati, assetati, affamati e fiaccati nel corpo e nello spirito, possono finalmente abbandonare la sala. Nessuna pietà per coloro che si sono addormentati, verranno lasciati indietro, abbandonati al loro destino nelle terribili mani degli inservienti delle pulizie. Troppo, troppo di tutto, quanto amore, lacrime, esplosioni, guerre, aborigeni, capi di bestiame, morti, magia, rum, cavalli imbizzarriti, movimenti al rallentatore, tramonti infuocati, ultime parole famose, miracoli, maghi di Oz e lacrime di Nicole Kidman può sopportare ogni singolo spettatore? Il regista Baz Luhrmann lasciato libero di agire a piede libero nella sua terra sbraca alla grandissima, confezionando un film sfilacciato e sconquassato come solo un costosissimo Kolossal sa essere. Nel tentativo di fare il film della sua vita, Luhrmann fa il film che va a decretare la morte della sua carriera, un tonfo da cui sarà difficile rialzarsi. Al buon Baz consiglio un bel bagno di umiltà e invece di voler realizzare il nuovo Via col vento, potrebbe iniziare col girare il nuovo Bianca e Bernie nella terra dei canguri. Soporifero e a tratti inutile, fuggite a gambe levate, salvatevi almeno voi.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
In realtà le scene memorabili sono tante, forse troppe. In un simile maremagno si perderebbe chiunque anche gli attori che si cercano, si guardano di sottecchi, si trovano e si cercano di nuovo.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Direi di no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Che palle, 4
Se avete da 20 a 30 anni:
Che due gran palle, 3,5
Se avete da 30 a 40 anni:
Ecco però alcune inquadrature..., 6
Se avete da 40 anni in su:
Con tutto quello che è costato..., 7


Australia (Australia/Usa 2008)
Regia di Baz Luhrmann
Con Nicole Kidman, Hugh Jackman

Trailer italiano di Australia
http://www.youtube.com/watch?v=joOHcUAvv8s
Trailer originale di Australia
http://www.youtube.com/watch?v=05zTnDTpbHI

IL DUBBIO: Scuola di recitazione


Togliamoci subito ogni dubbio...Meryl Streep in questo film è immensa, maestosa e sovrana incontrastata dell'inquadratura, una donna capace di recitare con un sopracciglio, una vera forza della natura. Non le sono certo da meno Philip Seimour Hoffman e Amy Adams, che reggono il confronto con "Lady Oscar" facendo miracolosi salti mortali e raffinate acrobazie interpretative, tutte giocate sulla sottrazione e mai sull'esagerazione. Era facile urlare e diventare paonazzi, la materia poteva trarre in tentazione, ma i tre magnifici interpreti di questa pellicola decidono di affidarsi ai sussurri, ai gesti, coinvolti in una sublime coreografia che fa della sfumatura la sua cifra stilistica. Il dubbio è un film che vive di sensazioni, di atmosfere sottese, di parole a metà, un film in cui l'unica voce chiara e vibrante è quella di Dio, lampadine che si fulminano, vento incessante, pioggia, neve, attraverso la natura e non solo, la sua parola si manifesta e urla la sua impotente collera. In un mondo che sta cambiando rapidamente, la fede crolla e con essa tutte le certezze, il dubbio si fa largo nei nostri cuori e nelle nostre vite, spargendo al vento piume e parole, veleno e verità. Il mondo cambia, la fede crolla, la chiesa vacilla, i sigilli si spezzano, l'uomo è così sordo, la pecora è lupo e il lupo pecora, l'amore, il colore, l'essere e la volontà, la menzogna, la verità, l'addio e la parola di Cristo. Il dubbio regna sovrano su tutto, rendendoci fragili, peccatori, uomini. Un capolavoro.

P.S. Dovrebbero vederlo gli applauditi interpreti del nostro cinema, per comprendere a pieno il vero significato della parola ATTORE.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
La prima apparizione di Meryl Streep è di quelle che non si dimenticano, donna di sguardi, di gesti e di occhiate. Per me vince l'Oscar.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Troppo lento, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Bello ma lento, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Bellissimo ma lento, 7,5
Se avete da 30 a 40 anni:
Fantastico, 8
Se avete da 40 anni in su:
Sublime, 8


Il dubbio (Doubdt, Usa 2008) Regia di John Patrick Shanley Con Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams Trailer italiano de Il dubbio
http://www.youtube.com/watch?v=kjJb0ivkJ0c
Trailer originale de Il dubbio
http://www.youtube.com/watch?v=Hpa37qaOp80

EUROTRIP: Guilty pleasure


Scotty doesn't know, Mike in tedesco è un nome femminile, l'Europa è grande come un centro commerciale, l'episodio ad Amsterdam, la spiaggia nudista, il camionista che non capisce una parola di inglese, l'Europa dell'Est, il cameriere che avuta la mancia di un decino di dollaro si ribella al suo capo e decide di comprare un albergo tutto suo, Scotty doesn't know in versione dance, la visita a casa di Mike con il fratellino che marcia a passo dell'oca con i baffetti alla Hitler, la visita al Vaticano, fumata bianca, il nuovo pontefice, Scotty doesn't konw....UN CAPOLAVORO.
Eurotrip, lo pseudo seguito del becero Road trip è un grandissimo film e personalmente non mi stancherei mai di vederlo e rivederlo. Qualcuno ha già smesso di leggere in preda ai conati, chi l'ha già visto annuisce nelle tenebre con un sorriso sornione stampato in volto e in ultimo gli scettici stanno continuando a leggere non privi di riserve, pronti a cogliere ogni segnale di allarme. Bè è proprio agli scettici di tutto il mondo che vorrei rivolgermi, così come Salieri in Amadeus si rivolgeva ai mediocri. Per voi ho solo tre parole: Vedere per credere. Il postulato cardine di ogni cinefilo recita che un film va visto dall'inizio alla fine prima di essere odiato, snobbato, giudicato e condannato. E' prassi da parte di alcuna critica e di molto pubblico, mettere alla gogna una pellicola per presa di posizione, nulla di male in tutto ciò anzi contenti loro, ma così facendo misconosciute perle come Eurotrip rimarrebbero per sempre appannaggio di pochi eletti ed è un vero peccato. Il fatto è, che questo film è capace di inanellare una battuta e una situazione esilarante dietro l'altra per la sua durata, raramente mi è capitato di ridere così tanto e a volte fino alle lacrime. Se è vero come è vero che il nostro è un paese che fa il tifo per la commedia scoreggiona di De Sica tutti i santi Natali, trovo che un posticino nel nostro cuore dovremmo lasciarlo per una scheggia (e non scoreggia) impazzita quale Eurotrip. Tranquilli non ci troverete risposte a complicate domande esistenziali, ne indignata critica sociale, ma solo un'onesta ora e mezza di risate folli, quel ridere di pancia e badate bene non di testa, che a volte illumina le bigie giornate invernali. Da amare, sostenere, coccolare e difendere, a qualunque costo con le unghie e con i denti. Per sempre.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Su tutte la permanenza a Belgrado...da cineteca.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Per un pubblico più grandino, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Bellissimo, 8
Se avete da 20 a 30 anni:
Bello, 7
Se avete da 30 a 40 anni:
Dipende da voi,4/8
Se avete da 40 anni in su:
Forse no,n.c.


Europrip (Usa 2004)
Regia di Jeff Schaffer
Con Scott Mechlowics, Jacob Pitts, Michelle Trachtenberg

"Perdona": Scena molto divertente di Eurotrip
http://www.youtube.com/watch?v=ZoK9CgzXUak

MILK: Bentornato anche a te Gus


Dopo alcuni film che sembravano un unico lungo, lunghissimo film, una sorta di Last days of an Elphant in a Paranoid park, eccoci pronti a dare il bentornato ad un regista coi fiocchi, Gus Van Sant. Milk è un'operazione importante e necessaria, intanto porta alla conoscenza del pubblico la figura di Harvey Milk, primo omosessuale dichiarato ad essere eletto nel consiglio comunale nella città di San Francisco, poi è l'occasione per assistere ad un grande film. Raramente nei miei commenti mi spertico in lodi squisitamente tecniche (la fotografia intensa, il montaggio adrenalinico, i costumi mozzafiato...) ma qui è d'obbligo una standing ovation per la regia di Gus Van Sant. L'alternanza tra materiale originale dell'epoca e girato originale è perfetta, creando un'alchimia che ha del miracoloso, un cortocircuito temporale che non solo mostra quel periodo (gli anni '70) allo spettatore, ma gli fa respirare quelle atmosfere e quella voglia di cambiare. Bel film Milk, suggerito e sfumato quando serve e pronto a spingere sul pedale dell'emozione quando necessario, nessun colpo basso però, nessuna scorrettezza, le lacrime che rigano le gote degli spettatori sono sincere e roventi di rabbia. Bel film Milk, sincero come una bestemmia, aspro come una fetta di limone, dolce come una carezza e appassionato come un lungo bacio. Impossibile poi non augurare lunga, lunghissima vita a Sean Penn, grande, grandissimo attore che continua regalare performance da urlo, dividendosi tra il suo magnifico lavoro di interprete e una stupenda e personalissima carriera da regista. Bel film Milk, vincerà l'Oscar? Chi se ne frega, se lo andrete a vedere avrà già vinto, vi avrà già reclutato e a quel punto non ve lo leverete più dalla mente. Bentornato Gus.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
La vittoria e la marcia per i diritti degli omosessuali sopra tutto, da pelle d'oca.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Direi di no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Bello, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Molto bello, 7,5
Se avete da 30 a 40 anni:
Bellissimo, 8
Se avete da 40 anni in su:
Bellissimo, 8

Milk (Usa 2008)
Regia di Gus Van Sant
Con Sean Penn, Josh Brolin, James Franco

Trailer originale di Milk
http://www.youtube.com/watch?v=unu-9vM9VZw
Trailer italiano di Milk
http://www.youtube.com/watch?v=131B1rHB80U

THE MILLIONAIRE: Fantastico!!!!!


Questo film è davvero sorprendente, per quel che mi riguarda gli consegnerei subito l'Oscar come miglior film dell'anno, non solo, lo proietterei negli ospizi e negli ospedali per aiutare la gente a sorridere e a sperare. Il fatto è che l'assurda odissea del ragazzo indiano che partecipa a "Chi vuol essere milionario" conquista fin dalla prima inquadratura e ti porta con se, là in un posto dove il cinema è ancora grande. Che uomo adorabile Danny Boyle, il regista, debutta in modo sorprendente con Piccoli omicidi tra amici, conquista il successo mondiale con Trainspotting, si fa terra bruciata intorno con The Beach, risorge parzialmente con 28 Giorni dopo e si butta a capofitto nello spazio profondo con Sunshine. Poi mentre tutti lo danno ormai per artisticamente defunto, fa rotta verso l'India e e racconta talmente bene una storia talmente bella, che mentre le parole per descriverla muoiono in gola, restano solo le sensazioni. Gli umili e gli oppressi, i cenciosi e i criminali, la speranza e l'amore, il destino e la rivalsa, ciò che è scritto e ciò che non lo sarà mai, la fuga e il ritorno, la verità e la menzogna, la preghiera e il canto, la danza e la vita, il denaro e la morte, il cinema e il buio intorno ad esso. The Millionaire lo sentirete definire in tanti modi: parabola, favola, aforisma di riscatto...stronzate, al di là di tante belle parole, quello che resta è un bellissimo film. Per me un capolavoro, un inno alla vita, una poesia d'amore.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Su tutte, il finale e i titoli di coda, impossibile restare con gli occhi asciutti.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Masterpiece, 10
Se avete da 13 a 20 anni:
Masterpiece, 10
Se avete da 20 a 30 anni:
Masterpiece, 10
Se avete da 30 a 40 anni:
Masterpiece, 10
Se avete da 40 anni in su:
Masterpiece, 10


The millionaire (Slumdog Millionaire, UK/Usa 2008)
Regia di Danny Boyle
Con Mia Drake, Imran Hasnee, Anil Kapoor

Trailer originale di The millionaire
http://www.youtube.com/watch?v=AIzbwV7on6Q
Trailer italiano di The millionaire
http://www.youtube.com/watch?v=q6vMDa_NP9U

DEFIANCE: Un film indeciso


Defiance è un film molto indeciso, come il suo regista Edward Zwick, che non ha ancora capito se vuole fare solidi film storici come Glory o polpettoni indigeribili come Vento di passioni. Mentre lui decide noi soffriamo e ci sorbettiamo L'ultimo samurai, che alla fine dei giochi era onesto pur essendo indeciso tra il rigore e la cartolina illustrata e Blood diamond, che pensandoci bene era davvero inutile, perennemente a metà strada tra l'impegno civile e l'action più becero. Ora è la volta di questo Defiance e purtroppo la musica non cambia. Basti dire che gli attori, che dovrebbero interpretare dei polacchi, parlano per tutto il film in inglese e fin qui nulla di strano, ma i problemi sorgono quando i medesimi, per ragioni che appaiono imperscrutabili, discorrono in un fluente polacco sottotitolato. Perchè? O decidi di tradurre tutto e far parlare i polacchi in inglese oppure no, questa via di mezzo riesce difficile da comprendere e francamente spiazza un pochino. Quello che viene rappresentato sullo schermo subisce la stessa sorte e così Defiance è perennemente in bilico tra Schindler's List e La sporca dozzina, tra la denuncia di un certo tipo di partigianismo e tra l'esaltazione dell'eroismo da bancarella, senza mai prendere una posizione chiara. Questo è il vero difetto di un film tecnicamente ineccepibile, l'assenza di una linea guida, di una tesi, per una pellicola che immancabilmente da un colpo al cerchio e uno alla botte. Venendo agli attori, Daniel Craig si aggira per i boschi perennemente imbronciato, indeciso anche lui se essere un capo caritatevole o un figlio di buona donna come tanti nel posto giusto al mometo giusto. Jamie Bell invece, smessa la calzamaglia che lo ha reso famoso in Billy Elliot, si conferma spalla pefetta per ogni tipo di pellicola, mummificato nel ruolo di implume ed eterno ragazzino, recluta e matricola tanto cara al cinema di Hollywood. Che dire, francamente Defiance è un film che si poteva evitare, attendiamo ancora una volta Edward Zwick alla prova del fuoco, chissà se riuscirà mai a bissare l'intensa onestà e lo struggente strazio di Glory... come diceva qualcuno: lo scopriremo solo vivendo.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Il matrimonio in contempornea con l'attacco ai tedeschi non è male.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Papà dice che sono piccolo, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Figo, 6
Se avete da 20 a 30 anni:
Non male, 7
Se avete da 30 a 40 anni:
Decisamente no, 5
Se avete da 40 anni in su:
Meglio X-factor, n.c.

Defiance (Usa 2008)
Regia di Edward Zwick
Con Daniel Craig, Jamie Bell.

Trailer italiano di Defiance
http://www.youtube.com/watch?v=KBcktqMr3TI
Trailer originale di Defiance
http://www.youtube.com/watch?v=WYZ2oYDSKHA

W: Bentornato Oliver


Finalmente possiamo dare il bentornato ad Oliver Stone. Erano un pò di anni e altrettanti film che il raffinato e polemico cineasta che ci ha regalato Platoon, JFK e Talk radio tra gli altri, non realizzava un film degno di questo nome. Ogni maledetta domenica era un giochino e nulla più, Alexander era francamente imbarazzante e di World Trade Center, per decenza preferisco non parlare. Finalmente il buon Oliver ci regala un grande film e lo fa alla sua maniera raccontando la vita, i succesi e le delusioni di un uomo controverso ed uscito da pochissimo dalla luce dei riflettori, George W. Bush. Il ritratto che ne esce è puro cinema. Attenzione, non aspettatevi grandi rivelazioni, polemiche e colpi bassi, ma un ritratto schietto e intelligente di un uomo continuamente braccato dal fallimento. Un uomo segnato da un sentimento di inadeguatezza che gli ha affibbiato il padre, riversando sul fratello le attenzioni paterne. Un uomo a cui tutti dicono che non ce la farà mai, ma che con caparbia determinazione ce la fa sempre, a dispetto di ogni pronostico. Un uomo che se avesse fatto ciò che veramente voleva, probabilmente si sarebbe dedicato alla birra e al baseball. Un ingenuo che ha fatto pagare la sua voglia di riscatto, a caro prezzo a tutto il popolo americano. Un'anima candida che non riesce a trovare nessuno sbaglio nel suo operato, nessun vero errore, sicuro di operare sempre per volere di Dio e per il bene dell'America. Un uomo debole sobillato ed influenzato da chi negli anni gli è stato vicino. Un presidente che ha l'unico merito di piacere alla gente, un uomo che sognando il fuoricampo rischia di perdere di vista la palla. W racconta con onestà l'uomo e il presidente, senza polemizzare ma dando la descrizione esatta e disarmante di un inetto...da vedere. Bentornato Oliver.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Tante, tantissime. Su tutte la pianificazione dell'attacco all'Iraq.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Che palle, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Che palle, n.c.
Se avete da 20 a 30 anni:
Il Caimano era meglio, 5
Se avete da 30 a 40 anni:
Semplicemente bello, 7
Se avete da 40 anni in su:
Bellissimo, 7,5

W (Usa 2008)
Regia di Oliver Stone
Con Josh Brolin, Richard Dreifuss, James Cromwell

Trailer originale di W
http://www.youtube.com/watch?v=weELpc3pYMs
Trailer italiano di W
http://www.youtube.com/watch?v=y3MLPDBvtY0

IL RESPIRO DEL DIAVOLO: Ma porc...


ATTENZIONE: CHIUNQUE ABBIA INTENZIONE DI GUARDARE QUESTO FILM NON LEGGA LE SEGUENTI RIGHE, SVELERO' IL FINALE.

Ma porca di una paletta...ma si può svaccare così? Il film parte alla grande e l'idea è davvero buona. Quattro complici decidono di rapire un bambino su commissione. Quello che non sanno è che il fastidioso pargoletto altri non è che l'anticristo. Ovviamente comincia il bagno di sangue , orchestrato dal demoniaco pupetto, pronto a far polpette dei suoi avventati rapitori. Fin qui tutto bene, forse non vi sembra affatto male e vi giuro che non lo è, per lo meno fino a quando come capita a tutte le pellicole, si avvia al finale. E lì casca l'asino, ma casca talmente male che fa dimenticare quanto di buono si è visto finora, inducendo lo spettatore a desiderare di mettere a ferro e fuoco la sala cinematografica dopo aver crocefisso la cassiera nel foier. Dunque vado a raccontare. Tu hai 8 anni, ma sei il demonio, quindi hai già ucciso la tua baby sitter (nel primo minuto di film) hai fatto venire un infarto a uno dei rapitori, un'altro l'hai fatto cadere in un lago ghicciato, hai condizionato un meccanico che ha fatto fuori tutta l'fficina, hai convinto un tizio a spaccare il cranio della sua ragazza e stai mettendo l'uno contro l'altro i due rapitori rimasti. Riesce abbastanza ragionevole pensare che tu sia praticamente invulnerabile, come quel cavolo di un Damien prima di te. Sei talmente potente che riesci ad ammazzare tua madre a distanza, insomma sei un cazzo di belzebù uscito dall'inferno per fare un culo così a tutto il genere umano. Ma attenzione, ecco arrivare il figaccione di Lost (Sawyer) e che fa? Si punta la pistola alla tempia come gli hai detto tu, ma invece di spararsi si tira un colpo vicino all'orecchio, per provocarsi una temporanea sordità, così da liberarsi dal giogo malefico della tua voce... che però aveva in testa porca paletta pazza, perchè tu non hai aperto bocca e il tuo sussurro si insinua nelle menti delle tue vittime. Non solo, il figaccione di Lost ti da la caccia e quando tu, visto che sei un cazzutissimo anticristo, lo hai circondato con quattro lupi che lo dovranno sbranare, quello trova il tempo di lanciarti un'accetta che ti si conficca nel petto uccidendoti, manco fossi uno sfigato qualsiasi. Fine, titoli... Non ho parole, non ho nulla contro i lieto fine, basta che abbiano un minimo di credibilità. Maledetto cinema americano, io ti maledico, maledico le tue strizzatine d'occhio ai finalini che accontentano tutti, maledico l'uso e l'abuso di trame già battute e ribatture, maledico infine l'utilizzo scellerato di un grande attore come Michael Rooker, ucciso da un infarto dopo 15 minuti di film, in favore di un imbecille perennemente in tuta, un'oca un pò puttana e un figaccione bello e maledetto che avrebbe fatto meglio a restare sull'isola di Lost. Concludendo, un'occasione mancata. anzi no, una vera merda.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
La morte di Michael Rooker, un grande attore che merita più rispetto.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Fa troppa paura, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Figoooooo, 6
Se avete da 20 a 30 anni:
La prima metà non è male, 5
Se avete da 30 a 40 anni:
Non ci siamo, 4
Se avete da 40 anni in su:
Non credo proprio, n.c.

Il respiro del diavolo (Whisper, Usa 2008)
Regia di Stewart Hendler
Con Josh Holloway, Sarah Wayne Callies, Michael Rooker

Trailer italiano de Il respiro del diavolo
http://www.youtube.com/watch?v=4QI0czrQ1iM
Trailer originale de Il respiro del diavolo
http://www.youtube.com/watch?v=XG8YE8kST1k

CREEPSHOW 3: Puro letame


Chi detiene lo scettro di film più merdoso dell'anno? Lo avevamo lasciato tra le unghiette digitali dei pipistrellacci di Bats 2, dopo averlo visto passare fugacemente tra le ossute manine disegnate di Lissy, che a sua volta lo aveva strappato con forza alle spire di Anaconda 3. Ora il tanto agognato oggetto del potere è di nuovo in gioco, un nuovo pretendente si è fatto avanti a reclamare ciò che gli spetta di diritto e il suo nome è Creepshow 3. Il film in questione si presenta da subito molto agguerrito, lavorando ai fianchi anche lo spettatore più volenteroso e determinato, con un episodio senza senso in cui una ragazzina odiosa si trova vittima di un telecomando maledetto, che misteriosamente prima la decompone lentamente e poi la trasforma in coniglietto...mah!! Non c'è tregua e subito un nuovo episodio comincia, pronto a tormentare pervicacemente lo scroto degli spettatori con una bella storia di radio possedute dal maligno, pronte ad impartire ordini ai loro proprietari. Tutto qui? assoluamente no e prima della fine c'è spazio per una prostituta assassina uccisa da una sottospecie di strano vampiro e per un'altra capatina nel mondo del non sense, con la storia del medico più cretino del modo che si trova perseguitato dallo spirito di un barbone a cui aveva dato da mangiare un hot dog che era caduto a terra. Ma la chicca di tutte le chicche è il fantastico, mirabolante, mitologico episodio in cui due imbecilli ex studenti fanno visita al loro ex professore, convincendosi che costui stia per sposare un robot che lui stesso ha fabbricato con sembianze femminili. I due per provare la loro deliarante teoria, decidono di sventrare la poveretta...il professore finirà per rimettere insieme la sua sposa e rianimarla con un rito woodoo, per poi portarla serenamente all'altare. Se credete che anche solo uno di questi episodi meriti un minuto del vostro tempo, ricredetevi subito, sono in reatà quanto di più ignobile vi capiterà mai di vedere. Alla visione di Creepshow 3 è preferibile una bella cucchiaiata di sterco... basta, non ce la faccio più....ha vinto, abbiamo un nuovo campione, Creepshow 3 a tutt'oggi è il peggior film dell'anno e sarei tentato di aggiungere, di sempre. Che tristezza, che imbarazzo, che merda.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
I titoli di coda, la consapevolezza che tanta sofferenza ha avuto fine.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Meglio il dentista, 2
Se avete da 13 a 20 anni:
Meglio studiare, 3
Se avete da 20 a 30 anni:
Meglio la lebbra, 2
Se avete da 30 a 40 anni:
Meglio la morte, 1
Se avete da 40 anni in su:
Meglio Sanremo, 0


Creepshow 3 (Usa 2006)
Regia di Ana Clavell, James Glenn Dudelson
Con AJ Bowen, Kris Allen

Trailer originale di Creepshow 3
http://www.youtube.com/watch?v=D8cux8QEfk8

APPALOOSA: Veramente grande


Il western è un punto di non ritorno. Per i cineasti americani è una sorta di spartiacque obbligato, una balena bianca a cui dare la caccia a tutti i costi, un mito obbligatorio da rappresentare. Ed Harris, grandissimo attore, non è ovviamente immune da tutto questo e confeziona il suo personalissimo western basato prima di tutto su di un'amicizia tutta maschile. E' ipnotico Appaloosa, lo sono i suoi protagonisti e lo sono i suoi duelli all'ultimo sangue. Una malia che acchiappa lo spettatore fin dalla prima sequenza e lo costringe ad impugnare la pistola e a vestire la stella da sceriffo. Un grande Jeremy Irons è un rassegnato criminale, un'antipatica Renèe Zellweger è una donna sola e troppo confusa, un grandissimo Ed Harris è un tutore dell'ordine tutto d'un pezzo nel cui cuore fa breccia l'amore e un immenso Viggo Mortensen è un vice sceriffo fedele e leale, disposto a sacrificare tutto per onorare il valore dell'amicizia. Tutto qui, quattro personaggi che si scontrano e si incontrano, polverosi burattini nelle spire di Appaloosa, mossi dalla legge, l'amore, il rancore, la vendetta, l'amicizia. Appaloosa è la legge degli uomini che si scontra con la legge del cuore, è il western che torna ad essere grande parlando di vita, di morte, di occasioni perdute e di opportunità insperate. Da vedere e rivedere, apprezzando la passione messa nel progetto e gustando le sublimi interpretazioni di tutti i protagonisti. Ma Viggo Mortenen è talmente bravo che diventa lecito sospettare che venga da un altro pianeta.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Tutte le volte che c'è un duello l'emozione è altissima. grande.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Lasciate perdere il west, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Che palle il west, 4
Se avete da 20 a 30 anni:
Non male il west, 6
Se avete da 30 a 40 anni:
Bello il west, 7
Se avete da 40 anni in su:
Che nostalgia il west, 8

Appaloosa (Usa 2008)
Regia di Ed Harris
Con Ed Harris, Viggo Mortensen, Jeremy Irons, Renèe Zellweger

Trailer originale di Appaloosa
http://www.youtube.com/watch?v=Sw1XFu-mFVk
Trailer italiano di Appaloosa
http://www.youtube.com/watch?v=HySPmH2d3g0

THE STRANGERS: Sufficiente


Peccato che questo The strangers arrivi fuori tempo massimo. Penalizzato dalle precedenti uscite di Funny games e Them, ecco arrivare anche in Italia questo classico horror d'assedio con la bella Liv Tyler. Peccato dicevo, perchè la struttura c'è e il nerbo pure, senza cedere a gratuite torture, ma insistendo solo sulla psicologia, non cadendo nell'errore di mostrare troppo e di svelare ancora meno (vera pecca di Them). I salti sulla poltrona sono assicurati e la tensione cresce minuto per minuto, lasciando lo spettatore in un perenne stato di ansia e trepidazione, non dissimile a quello dei due protagonisti. Colpi alle porta, il giradischi messo in funzione a tradimento, delle maschere semplici ma agghiaccianti, tutti elementi che contribuiscono a tenere viva l'attenzione dello spettatore, che proprio come gli assediati teme quello che sta per succedere e che in cuor suo sa che di certo succederà presto. Tutto qui, prendere o lasciare, un onesto e pauroso intrattenimento di un'ora e mezza. Niente di nuovo, anzi tutto scontato e telefonato fino alla fine, nessuna sorpresa ma solo tanto mestiere, forse è abbastanza, forse no, sta a voi decidere. Certo è che la visione dei film citati in precedenza potrebbe rovinarvi il gusto della visione, si tratta comunque di onesto cinema di genere.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Il finale dopotutto ha una sua ineluttabile e composta eleganza.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Vietatissimo, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Bellooooo, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Già visto, 6
Se avete da 30 a 40 anni:
Già visto e rivisto, 6
Se avete da 40 anni in su:
Che porcheria, 4

The Strangers (Usa 2008)
Regia di Bryan Bertino
Con Liv Tyler, Scott Speedman

Trailer italiano di The strangers
http://www.youtube.com/watch?v=t5fYC1ZjScA
Trailer originale di The strangers
http://www.youtube.com/watch?v=nCU0k_jbCUo

BATS 2: Peggio di così...


Prima credevo che lo scettro del peggior film da me visto quest'anno spettasse di diritto ad Anaconda 3, poi ho visto Lissy-principessa alla riscossa e il primato è stato suo. Ma ecco il fulmen in cauda, Bats 2-Human harvest. Raramente mi è capitato di vedere un simile guazzabuglio di escrementi sparati a velocità supersonica verso l'attonito pubblico. La pochezza della trama, la ridicolaggine delle interpretazioni, la sciatteria degli effetti speciali, la spudorata ignoranza della sceneggiatura, con una menzione speciale per quel mucchietto fumante di concime che solo un pazzo in pieno delirio di onnipotenza potrebbe chiamare dialoghi. In Bats 2 anche la sottostimata e sottovalutata figura del set-decorator acquista nuove sfumature. I set in questione non solo sono di una povertà disarmante, ma celano in se l'imbecillità più galoppante. Un ufficio della CIA viene ricostruito con una bandiera americana, un tavolo, qualche sedia e un proiettore per diapositive. Una tenda da campo è resa con una mappa di una zona improbabile e una manciata di raccoglitori vuoti. Un laboratorio viene arredato con un paio di monitor e un microscopio. Gli attori, circa una quindicina comprese le comparse, si muovono come talponi ciechi in una scrittura insidiosa come un cobra e confusa come un politico italiano. I soldati ceceni portano perennemente il passamontagna, per poter di volta in volta essere anche soldati russi o civili innocenti. Guardando Bats 2 è impossibile non ingaggiare una lotta senza esclusione di colpi con il proprio dito, voglioso di spingere il tasto fast farward sul telecomando del dvd. Già il primo Bats era una pena, ma qui abbiamo battuto tutti i record. Potrei continuare per ore ma ho di meglio da fare. Da vedere con gli amici di fronte a molte birre ed un maxi sacco di patate fritte.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Per cortesia non scherziamo....

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
..., n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Ho visto di meglio..., 5
Se avete da 20 a 30 anni:
..., 3
Se avete da 30 a 40 anni:
..., 2
Se avete da 40 anni in su:
..., 0

Bats 2 Human harvest (Usa 2008)
Regia di Jamie Dixon
Con Tomas Arana, David Chokachi

Trailer originale di
Bats 2
http://www.youtube.com/watch?v=9oIciqsJul0

LASCIAMI ENTRARE: Ipnotico


Sui vampiri credevo di averle proprio viste tutte. L'ultimo brivido l'ho avuto con 30 giorno di buio, bello e sanguinoso come piace a me. Poi arriva questo Lasciami entrare dalla Svezia e mi spiazza. Difficile dimenticarlo facilmente e ancora più difficile classificarlo come horror e basta. La neve che cade inesorabile, la vita delle persone così simili a noi e così tanto diverse, i vecchi topoi legati al vampirismo visti e rivisti al cinema qui acquistano qualcosa di magico e di rarefatto. Il peso dell'età, dell'amore, del sangue. L'oscurità piomba su di noi opprimendoci petto e cuore eppure siamo magicamente attratti da essa e solo in essa troveremo rifugio, salvezza, pace. Le tenebre sono dentro le nostre vite, desiderio inespresso e promessa mai pronunciata, paura inconfessabile ed epifania, cataclisma inevitabile e catarsi irrinunciabile. Lasciami entrare... quasi una preghiera, un voto, un desiderio sussurrato a fior di labbra da un'amante frettolosa, la morte, la vita. Difficile scrollarsi di dosso la sensazione di benessere colpevole che lascia addosso questo film, difficile far finta di aver capito chi sia il mostro, ancor più difficile non provare pietà e invidia. Bello, bellissimo film di attese e di silenzi, di baci e di prove d'amore, di rompicapi e di alfabeto morse. Da vedere, da ammirare, da rivedere, da amare... lasciatelo entrare nelle vostre vite.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Il finale in piscina....pelle d'oca.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Papà dice che non fa per me..., n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Paura..., 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Bello, 7 Se avete da 30 a 40 anni: Bellissimo, 8
Se avete da 40 anni in su:
Poetico, 8

Lasciami entrare
(Lat den ratte komma in, Svezia 2008)
Regia di Tomas Alfredson
Con Ksre hedebrat, Lina Leandersson


Trailer originale di Lasciami entrare
http://www.youtube.com/watch?v=vreC0pWNObU
Trailer italiano di Lasciami entrare
http://www.youtube.com/watch?v=vlWcJdjR6C0

LISSY PRICIPESSA ALLA RISCOSSA: Agghiacciante!


Agghiacciante, forse il peggior film del 2008 e sicuramente il peggior film d'animazione mai fatto, roba da far impallidire Cenerentola e gli 007 nani e Cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti. Nel variegato e chiassoso mondo dell'animazione si affaccia non proprio timidamente Lissy, cartone tedesco che ha il proprio punto di forza nella volgarità e nell'umorismo di bassa lega. Uno Yeti fa uno strampalato patto con il diavolo e coinvolge la bellissima (in realtà è un cesso) Lissy, principessa con la voce di Lorella Cuccarini...tutto qui. Questo film andrebbe preso ad esempio e studiato nelle scuole di cinema, potrebbe col tempo diventare un manifesto di inettitudine cinematografica, un interessante vademecum da seguire attentamente se si vuol fare un film orrendo, sbagliato dall'inizio alla fine. Per cominciare la sceneggiatura, puerile e sballata, fa acqua da tutte le parti e i tentativi di provocazione risultano semplicemente irritanti e volgari. L'animazione è piuttosto elementare e non aiuta di certo lo spettatore a tifare per i protagonisti, Lissy è davvero di una bruttezza imbarazzante. In ultimo le intenzioni sono l'aspetto peggiore di tutta l'operazione, non basta ispirarsi al modello Shrek calcando ulteriormente la mano sulle battute di cattivo gusto e sulla stupidità per risulare vincenti, ma bisogna essere aiutati da un minimo garantito di idee. Quello che vediamo quindi è solo uno spettacolo vergognoso, inadatto ai bambini e decisamente poco piacevole per gli adulti, un disastro sotto tutti i punti di vista. Evitate Lissy Principessa alla riscossa come la peste bubbonica e se qualcuno ve ne propone la visione scappate a gambe levate, ne va della vostra vita.
P.S. Non si capisce perchè i separatisti (due menti semplici dal grilletto facile) debbano parlare napoletano. Francamente questo saccheggio indiscriminato dei dialetti della nostra penisola ad uso e consumo di facili sorrisetti a mezza bocca, sta cominciando a stancarmi. Riprendiamoci la nostra ignità, riprendiamoci il cinema, a morte Lissy.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Ache in mezzo a questo immondezzaio c'è. Lo yeti cerca di salvare Lissy da un lago ghiacciato e finisce in acqua. La parola fine appare sullo schermo. In realtà il film riprenderà da lì breve, ma la trovata è veramente buona, niente da eccepire.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni:
Papà, a me non mi fa ridere..., 4
Se avete da 13 a 20 anni:
Ah Ah Ah..., 6
Se avete da 20 a 30 anni:
Bò..., 5
Se avete da 30 a 40 anni: Una vera merda, 3
Se avete da 40 anni in su:
Piuttosto la morte, 3

Lissy Principessa alla riscossa (Lissi und der wilde kaiser, Germania 2008)
Regia di Michael Herbig

Trailer originale di Lissy Principessa alla riscossa
http://www.youtube.com/watch?v=0iRkrcvrqoY
Trailer italiano di Lissy Principessa alla riscossa
http://www.youtube.com/watch?v=2YJqZZxjENI

YES MAN: Anche no...


Domenica pomeriggio...cinema. Un classico. E' uscito il nuovo film con Jim Carrey...Si paga, si entra, si esce...Carino. Dopo tre minuti si parla d'altro. E' andato appena andato in scena un ottimo esempio di cinema inutile, specchio oscuro dei tempi in cui viviamo. Yes man è un film che predica bene ma razzola male, propone un modello di vita basato sulle occasioni da prendere al volo e in definitiva offre l'esatto contrario, un film che di opportunità non ne sfrutta nessuna. Tutti gli spunti davvero interessanti rimangono sullo sfondo, in sordina, solamente accennati, il resto è piatto e grigio cinema di intrattenimento da pomeriggio domenicale davanti alla tv. Le risate vere si contano sulle dita di una mano, unici guizzi di un copione già visto, già masticato e già digerito altre centinaia di volte. Purtroppo le trovate in questione lo spettatore attento le ha già viste nel trailer e quindi a questo punto diventa davvero superfluo sciropparsi tutto il film. A poco serve la simpatia del bravo Jim, in evidente emergenza monetaria, lo sceneggiatore ce la mette davvero tutta nel cadere in trappole narrative imbarazzanti, rendendo il proprio lavoro un mero pretesto e lasciando che lo schermo venga inondato dalla gigiona personalità dell'attore. Troppo poco per ottenere un filo di coinvolgimento che vada al di là della risatina a denti stretti. Eppure un filo di cinismo e di cattiveria in più avrebbe sicuramente giovato alla pellicola, altrimenti in balia di sentimentalismi da baci Perugina e banalità assortite alla frutta. Jim Carrey è uno degli attori più straordinari della sua generazione, ma ha bisogno di essere frenato da un'ottimo copione e da una regia solida, altrimenti finisce per mandare tutto in vacca facendo quello che gli riesce meglio, il pagliaccio. La colpa più grande, come al solito, è quella di considerare il pubblico come un branco di stupidi bovini, pronti a sorbettarsi di tutto e a subire ogni sorta di angheria cinematografica. Le sale sono vuote e impazza il download selvaggio? Iniziamo a dare agli spettatori film degni di questo nome e alla domanda: andiamo al cinema? La risposta finalmente sarà: Yes man!

LA SCENA CHE VALE IL FILM
L'amplesso geriatrico è davvero divertente, due minuti di allegria in un'ora e quaranta di tentativi a vuoto.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni:
Che due scatole papà, 5
Se avete da 13 a 20 anni:
Divertente, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Era più bello Una settimana da Dio, 6
Se avete da 30 a 40 anni: Insomma, 6
Se avete da 40 anni in su:
Romantico, 6,5

Yes Man (Usa 2008)
Regia di
Con Jim Carrey

Trailer originale di Yes man
http://www.youtube.com/watch?v=uRv4CoXQoAQ
Trailer italiano di Yes man
http://www.youtube.com/watch?v=1qenAKCVE1c

EMBER: Tuffo nel passato


Ember, sottotitolo: il mistero della città di luce. Il vero mistero è come sia stato possibile in pieno nuovo millennio fare un film simile, così vecchio stile, quasi vintage. La fantascienza messa in scena da Ember infatti, non è quella a cui è abituato il normale fruitore delle sale cinematografiche di oggi, niente spazi siderali, combattimenti al laser e nessun infernale ed immortale nemico, ma tanta energia elettrica, acqua e sudore. Se lo svolgimento, compreso il finale, è estremamente prevedibile, è proprio grazie all'atmosfera e alla sincera e partecipata interpretazione dei suoi protagonisti che il film vince giocando le sue carte migliori. Questa storia di fuga, scoperta e formazione ha il grande, grandissimo merito di avere la qualità principale per farsi apprezzare dal sottoscritto, cioè cuore e muscoli da vendere. Gli animali enormi, il cielo fatto di lampadine, il grande giorno dei canti, le scorte di viveri, le tubature in eterna riparazione, il gigantesco generatore, il meraviglioso meccanismo della fuga che fa venire in mente le trappole dei Goonies...tante, tantissime idee che stupiscono e coinvolgono, facendo ora temere per la vita dei protagonisti, ora urlare di giubilo per la loro caparbia testardaggine. Non vi sto dicendo che Ember è il film del secolo, non lo è ed anzi si eleva di poco dall'onesto prodotto d'intrattenimento dedicato soprattutto ai ragazzi, ma è un'ottima occasione per passare un'ora e mezza divertendosi e non rimpiangendo il danaro speso. Ember non è un capolavoro, ma è orgoglioso di essere quello che è, un misterioso oggetto senza data di scadenza giunto dritto a noi da un passato mai dimenticato dentro ad un misterioso cofanetto con apertura a tempo. Dategli un'occhiata, vi saprà sorprendere con la sua ingenuità e la sua sincerità.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Tutta la parte della fuga è francamente affascinante.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni:
Bellissimoooooooooo, 8
Se avete da 13 a 20 anni:
Bello, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Per bambini, 6
Se avete da 30 a 40 anni: Retrò, 7
Se avete da 40 anni in su:
Non male, 7


Ember il mistero della città di luce (City of Ember, Usa 2008)
Regia di Gil Kenan
Con Saoirse Ronan, Bill Murray, Tim Robbis

Trailer italiano di Ember
http://www.youtube.com/watch?v=pdkb9AO8XPE
Trailer originale di Ember
http://www.youtube.com/watch?v=kkSFsbv6eUg

SETTE ANIME: lacrime in offerta speciale


Fin dalla prima inquadratura di questo film il sospetto di aver capito come finirà si fa largo nella mente dello spettatore, dopo venti minuti il sospetto lascia spazio alla certezza. Cosa è capitato a Gabriele Muccino enfant prodige del cinema italiano? Pare che abbia subito un'involuzione. E' infatti interessante notare che il film meglio riuscito del nostro è Come te nessuno mai, sua seconda prova da regista, da lì in poi le cose sono lentamente ma inesorabilmente peggiorate e ogni film successivo è stato peggio del precedente. L'ultimo bacio è inferiore a Come te nessuno mai, Ricordati di me decisamente più brutto de L'ultimo bacio e così via fino ad arrivare a questo Sette anime, lacrima movie che gioca sporco con i sentimenti ed i fazzoletti degli spettatori paganti. La storia di per se non è malvagia e le interpretazioni in primis di Will Smith e poi di Rosario Dawson sono perfette, duole invece notare che il problema è tutto nella regia. Forse un film costruito diversamente avrebbe scoperto più tardi le sue carte, rimandando il più possibile il momento in cui lo spettatore, ormai consapevole di quanto vedrà da lì a poco, si augura solo che il tutto finisca il più in fretta possibile. Una diversa gestione della narrazione e delle informazioni avrebbe forse regalato qualche emozione in più. Non ho nulla in contrario ai finali telefonati, ma non sopporto che si giochi con le lacrime altrui. Non ha senso imbolsire la storia con colpi bassi ai dotti lacrimali di coloro che hanno avuto il buon cuore di darti fiducia ed acquistare il biglietto. Un film come Sette anime gioca sporco perchè si presenta come misterioso apologo morale sulla vita e sul valore di essa, per poi perdersi nella descrizione di scene pathos buone solo a lastricare la strada del nostro protagonista verso un finale tutto in eccesso. Non c'è spontaneità e non c'è cuore, per paradosso contrariamente al titolo, manca proprio l'anima. Forse sette sarebbero state troppe, ma una almeno sarebbe bastata a salvare dal disastro questo film, che si riduce ad essere un costoso spot contro l'utilizzo del telefono cellulare alla guida. Gran brutto scivolone per Gabriele Muccino. Forget it e alla svelta.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Decisamente il finale, in cuor tuo sai che di lì a poco arriveranno i titoli di coda e tu potrai tornare a casa.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni:
Direi proprio di no, nc
Se avete da 13 a 20 anni:
Che pizza!, 4
Se avete da 20 a 30 anni:
Bè sì, credo mi sia piaciuto..., 6,5
Se avete da 30 a 40 anni: Emozionante, 7
Se avete da 40 anni in su:
Ho pianto tanto, 7,5

Sette anime (Seven pounds, Usa 2008)
Regia di Gabriele Muccino
Con Will Smith, Rosario Dawson

Trailer originale di Sette anime
http://www.youtube.com/watch?v=f9nn0eKwxHY
Trailer italiano di Sette anime
http://www.youtube.com/watch?v=NyMykdg5slo

THE SPIRIT: Ma per piacere...


La mia città sta urlando....ma per piacere e carità, non scherziamo. Alcune cose sono assolutamente perfette in un fumetto. Alcune cose sono assolutamente perfette al cinema. Altre purtroppo fanno schifo ed è il caso di The spirit. Frank Miller è un genio e fin qui nulla da dire, un uomo che si può permettere di dire di aver creato Sin City, 300 e Il ritorno del cavaliere oscuro, potrebbe morire sereno. Ma non il nostro Frank che purtroppo forse per pagare il mutuo si lancia come regista nella trasposizione cinematografica di Sin city 2, no cioè volevo dire The spirit. Ora il nostro almeno uno scheletro nell'armadio ce l'ha, essendo responsabile della sceneggiatura di Robocop 2 e Robocop 3, ma pare che questi due capolavori non fossero sufficienti e così visto che non c'è due senza tre ecco arrivare nelle sale il terzo tassello di questa improbabile collezione di orrori. The spirit non è un pessimo film ma paga un debito assai pesante a Sin city che lo ha preceduto. Le atmosfere e la matrice espressiva sono le stesse e se la prima volta che lo spettatore se le trova davanti rimane incantato, la seconda desidera di strangolare il regista e il cast tutto (fatta eccezione per Eva Mendes a cui lo spettatore uomo forse riserverebbe ben altro trattamento). L'altro gravissimo problema, sempre derivato dall'esperienza Sin city, sono i testi: non si può far parlare un attore come un fumetto, è troppo didascalico, crea una distonia nello spettatore che uscito dalla sala tenderà ad esprimersi allo stesso modo (la mia città... lei c'è sempre per me... ora dorme... ma io sono sveglio.... e vigilo). Insomma non ci siamo, tanto di cappello al coraggio dimostrato, ma questo The spirit sembra la brutta copia di un film già visto, come se lo avessero fatto sperando che nessuno si accorgesse della somiglianza. Concludendo, Frank non hai dei nipotini a cui dedicarti? Beneficenza? Un orto?
La mia città sta urlando...e anche gli spettatori di questo cinema.
LA SCENA CHE VALE IL FILM
Non saprei, nebbia totale.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni:
Lasciate perdere, nc
Se avete da 13 a 20 anni:
Bello, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
I chiaroscuri si intersecano come..., 7
Se avete da 30 a 40 anni: Bò..., 5
Se avete da 40 anni in su:
No, direi proprio di no, 5

The spirit (Usa 2008)
Regia di Frank Miller
Con Gabriel Match, Eva Mendes, Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson

Trailer originale di The spirit
Trailer italiano di The spirit

EAGLE EYE: Peccato per il finale...


Non è un mistero che Hollywood negli ultimi anni sia diventata più critica verso il sistema politico ed il modo di governare il paese. Eagle eye è l'ultimo prodotto di questa equazione. Peccato non potervi raccontare un briciolo di trama per non rovinarvi la sorpresa, sappiate però che l'assunto del film è decisamente interessante anche se purtroppo come quasi sempre succede nella terra dello zio Sam il finale manda tutto in vacca. Peccato, davvero un peccato, un briciolo di coraggio in più avrebbe trasformato un interessante e divertente film d'azione in un'opera di raro pessimismo e fanta politica. Ma non buttiamoci giù e pensiamo piuttosto che il film è davvero godibile e i protagonisti sono azzeccati, perfino quell'ortaggio lessato di Shia LaBeouf risulta avere il phisique du role adatto ad una storia come questa. Ovviamente comprimari come Billy bob Thorton e Rosario Dawson si danno da fare come matti per tenere alto il buon nome della recitazione, per quanto riguarda invece la bella ma non bellissima Michelle Monoghan, siamo dalle parti della sufficienza e.....No, non ce la faccio non riesco a resistere, a qualcuno lo devo raccontare, NON LEGGETE OLTRE SE NON VOLETE VI SIANO RIVELATI DETTAGLI FONDAMENTALI.
Dunque l'idea che un supercomputer controlli tutto quello che accade negli Stati Uniti è vecchia come il cucco: può sentire conversazioni, analizzare e-mail, dati e persone, mettendoli in relazione tra loro. La genialata è che il computer in questione decida di applicare uno dei principi fondamentali della costituzione americana, visto cioè la piega che stanno prendendo gli eventi, decida di sollevare il governo attuale e di sovvertirlo con la forza, creando un nuovo ordine più equo. L'idea è grandiosa ed illuminata da una forte critica alle discutibili decisioni prese dal governo Bush, a dimostrazione del fatto che si può fare cinema d'evasione senza dimenticare del tutto il cervello sul comodino di fianco all'ultima copia della Gazzetta dello sport. Peccato che come detto il finale svacchi nel prevedibile salvataggio dell'ultimo secondo, un colpo di coda avrebbe giovato molto a questa pellicola, meritandole probabilmente la mia personale etichetta di Masterpiece...Peccato, peccato, peccato.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Passano circa 15 minuti prima che l'azione si scateni e non si arresta per 1 ora e 45 minuti. All'interno di quel lasso di tempo c'è veramente di tutto, ma soprattutto c'è tanto buon cinema d'azione.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni:
Per i dodicenni sarà uno spettacolo, 8
Se avete da 13 a 20 anni:
Belliiiiiiissiiiiiiimoooooooo, 9
Se avete da 20 a 30 anni:
Bello, 7,5
Se avete da 30 a 40 anni: Non male, 7
Se avete da 40 anni in su:
Il volume era un pò alto, 6

Eagle Eye (Usa 2008)
Regia di D.J. Caruso
Con Shia LaBeouf, Billy bob Thorton, Rosario Dawson, Michelle Monoghan

Trailer italiano di Eagle eye
http://www.youtube.com/watch?v=wjALz6jXprI
Trailer originale di Eagle eye
http://www.youtube.com/watch?v=UFrSFoHWKM8