SPACE CHIMPS: Mica male


Nel marasma di cartoni animati e pellicole dedicate ai più piccoli senza arte ne parte, spicca come un diamante grezzo Space chimps, film piccolo ma degno di essere visto. Non può contare su nessun panda praticante arti marziali, ne su leoni, zebre, ippopotami o giraffe fuggiti dallo zoo, non vanta nessuna produzione miliardaria, ne fa dell'impegno sociale e civile la propria cifra stilistica, è solo un bel cartone per bambini. Se vorrete dare una possibilità a questo piccolo ma intelligente film, di certo non rimarrete delusi. Gli adulti si divertiranno con la miriade di citazioni cinematografiche disseminate per tutta la sua durata e i bambini si immedesimeranno con le avventure spaziali dei loro eroi. Capiamoci, se volete ridere a crepapelle con battutacce di dubbio gusto questo non è il vostro film, se desiderate ardentemente riflettere sulla vita, l'universo e tutto quanto il resto, questo non è il vostro film, in conclusione però, se siete in animo di passare e far passare ai vostri bambini un'ora abbondante di sano divertimento senza volgarità e senza troppe pretese, allora e solo in questo caso, Space Chimps è il vostro film. La sceneggiatura corre spedita come un treno, portandoci in territori poco battuti dall'animazione. L'idea degli scimpanzè in missione alla ricerca di vita extraterrestre, non solo è geniale, ma viene anche ottimamente sviluppata, nel nome della tensione, dell' avventura e di tanto tantissimo divertimento. Il resto è puro intrattenimento di classe, farcito da saporite battute e gustose situazioni. Unica pecca, piuttosto fastidiosa, la presenza insistita della pubblicità occulta delle banane Dole, una caduta di stile che difficilmente riesco a perdonare in un prodotto destinato ai bambini.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Quando uno dei protagonisti pronuncia la frase: "le cavie sono in missione su Marte".
Quello che segue è esilarante.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni:
Bello bello bello, 8
Se avete da 13 a 20 anni:
Carino, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Per bambini, 5
Se avete da 30 a 40 anni:
Mia figlia lo adora, 7
Se avete da 40 anni in su:
Non amo molto i cartoni..., 6

Space chimps
(Usa 2008)
Regia di Kirk De Micco

Trailer originale di Space chimps
http://www.youtube.com/watch?v=o4Mr2wEUBtE

THE WRESTLER: Grande Grandissimo Film


Ancora una volta vecchio...avanti solleva le tue carni ancora una volta e sali su quelle dannate corde. Lo so che fa male vecchio, ma la tua famiglia è qui per questo, vuole vedere The Ram, l'Ariete. Quindi fai quello che sai fare meglio e stringi i denti.... eroe, fallito, perdente, campione... ti sei chiamato in molti modi ma alla fine eri sempre tu, l'Ariete. Uno stupido ariete pronto a prendere a capocciate tutto e tutti, tu le porte non le apri, le sfondi, le spacchi, le rompi... avanti vecchio, hai avuto le tue possibilità e te le sei bruciate, ora se qui e questo basta e avanza... tua figlia, l'amore, la tua vita, il tuo cuore... tutto fottuto. Strano che ti abbiano detto che per vivere devi abbandonare l'unica cosa che ti fa sentire vivo... perchè tu sei solo uno stupido ariete, la tua famiglia sono i fans, il pubblico... solo sul ring conti qualcosa, qui sei The Ram... ma fuori dal ring sei solo uno sfigato come ce ne sono tanti, uno di quelli che frequenta gli strip bar, uno di quelli che non paga l'affitto, che si fotte la vita. Credimi vecchio tu sei questo, punto e basta, smettila di guardarti intorno, piantala di preoccuparti, porta a casa lo show, finisci quel che hai cominciato... sali su quelle dannate corde del cazzo un'altra volta e se non bastasse ci salirai ancora e ancora fino a che le gambe ti terranno in piedi, fino a che il tuo cuore batterà... tu sei The Ram, non scordarlo vecchio. Sali su quelle corde ancora una volta... ancora una volta... ancor una volta... ancora una volta... ancora una volta... e poi un'altra volta ancora fino a che non sarai più un cazzo di niente.

Lacrime... calde, amare, tremanti lacrime.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Moltissime, i combattimenti, il pomeriggio con la figlia, il finale... Mickey Rourke è un monumento, riempie ogni inquadratura, con il suo talento, con il suo dolore, con la sua vita.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Direi di no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Che palle, 5
Se avete da 20 a 30 anni:
Bello, 7
Se avete da 30 a 40 anni:
Fantastico, 9
Se avete da 40 anni in su:
Epocale, 10

The Wrestler (Usa 2008)
Regia di Darren Aronofsky
Con Mickey Rourke, Marisa Tomei

Trailer italiano di The Wrestler
http://www.youtube.com/watch?v=8sdlcOdoC2g
Trailer originale di The Wrestler
http://www.youtube.com/watch?v=61-GFxjTyV0

MIGLIOR FILM
And the Oscar goes to....Slumdog millionaire. Scontato, prevedibile, ovvio, eppure incredibilmente giusto per un film che è un inno alla vita all'amore e al destino. Bellissimo. Giustissimo.

MIGLIOR ATTORE
INCREDIBILE. Che sorpresa. Che bellissima sorpresa. Sean Penn. Sono senza parole, non me lo aspettavo. La sua prova in Milk è ottima, ma mai mi sarei aspettato che l'Academy gli riconoscesse un premio. Bene così comunque...anche se puzza un pò di premio riparatore per averlo completamente ignorato l'anno scorso col suo meraviglioso Into the wild.

MIGLIOR ATTRICE
Kate Winslet. Sono davvero felice per lei. Non credevo vincesse, ma la sua performance in The reader era davvero unica, indimenticabile. Fa piacere veder finalmente premiata una grandissima attrice che solo quest'anno è stata protagonista di due magnifici film (Revolutionary road e The reader) con due ruoli bellissimi, interpretati con imbarazzante bravura. Meravigliosa...finalmente!!!!

MIGLIOR REGIA
Lo sapevo...lacrime e commozione...meritatissimo...unico...un regista che amo e che ammiro da una vita...un uomo che ama sperimentare...Trainspotting, Piccoli omicidi tra amici, The beach, 28 Giorni dopo, Sunshine, The millionaire...che carriera...che gran regista. Evviva Danny Boyle!!!!!

MIGLIOR FILM STRANIERO
E chi se lo aspettava. Ha vinto il Giappone. Film che non conosco ma che ha sbaragliato sia La classe che Walzer per Bashir. resta quindi da vedere questo Departures per capirne il successo e la bellezza. Ne dicono meraviglie.

MIGLIOR COLONNA SONORA E MIGLIOR CANZONE
Anche la colonna sonora e la canzone vanno a The Millionaire. Unico rammarico il mancato premio per il raffinato score di Wall-e e soprattutto la grande delusione per non vedere premiato James Newton Howard, grandissimo professionista che ci ha fatto sognare con decine di musiche da film. Peccato.

MIGLIOR MONTAGGIO
Ancora The millionaire. Che dire, effettivamente il montaggio era da urlo, raffinato, a tratti sperimentale. Premio meritatissimo.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Momento di grande commozione. Per una volta non ha ritirato il premio un attore amico o un compagno di avventure di Heath Ledger, ma è stata la sua famiglia. Suo padre, sua madre e sua sorella. L'intero teatro commosso, gelato, sospeso. Momento importante. Bello. Intenso. Triste.

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Alla grandissima. Altro premio per The millionaire. Chi lo ha visto avrà notato che di certo la fotografia non passa inosservata. Meritato.

MIGLIORI COSTUMI
Premio andato a La duchessa. Che dire meritatissimo, costumi impeccabili. Premio tecnico ma importante.

MAKE UP
Questo premio lo capisco e lo condivido, infatti il trucco di Brad Pitt ne Il curioso caso di Benjamin Button ha del sorprendente. Meritato.

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Premio meritato per Milk, bel film di Gus Van Sant. Premio importante. Sean Penn applaudiva come una cheerleader...

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
E vince il grandissimo The millionaire. Sono felice come un bambino. Piuttosto telefonato ma necessario. Gran bella sceneggiatura.

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
Era inevitabile Wall-e ha trionfato. Sinceramente non c'era gara. Bolt era davvero carino, ma nulla più. Non parliamo poi di Kung-fu panda che era nulla punto e basta. Wall-e dunque vince meritatamente, troppo bello, troppo poetico, romantico e importante. Al di là dell'animazione, del tempo e dello spazio.

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Primo oscar e primissimo errore da parte mia, Amy Adams non ha vinto nulla e la statuetta è andata a quella papera spagnola di Penelope Cruz...e dire che aveva già vinto con Tutto su mia madre. Brava niente da dire ma non sono felice...anzi spero che alla cena post cerimonia le sia venuto il cagotto.

I MOMENTI CHE VALGONO LA CERIMONIA
Ecco una delle buone ragioni per rinunciare a preziose ore di sonno. Hugh Jackman che si spende in un numero dedicato al musical cantando e ballando insieme a Beionce. Il numero è stato creato da Baz Luhrmann. Meraviglioso. Da pelle d'oca. Da Grease a Mamma mia passando per West side story, Moulin Rouge e All that jazz. Sono le 4, ho dormito 2 ore ma ne vale la pena. Altro momento magico. Oscar per Jerry Lewis. Io sono cresciuto guardando i film di questo fantastico attore. Vederlo così invecchiato mi ha toccato il cuore. Oscar meritatissimo per il suo impegno nella lotta alla distrofia muscolare. Peccato che questo grandissimo non sia mai stato candidato per una statuetta. Peccato che il suo sopraffino lavoro d'attore sia rimasto incompreso. Altro momento che vale la levataccia. Il momento dedicato a coloro che sono scomparsi. Quando nel finale di questa emozionante carrellata, appare Paul Newman, in alcuni mitici film che hanno fatto storia, devo ammettere che qualche lacrima ha solcato il mio volto...bellissimo.

IN CONCLUSIONE...
Avevo dato per vincente Amy Adams e ho toppato, stessa cosa dicasi per Meryl Streep e Mickey Rourke. Assolutamente azzeccato invece il miglior attore non protagonista a Heath Ledger (scontatissimo), il miglior film d'animazione, la miglior regia ed il miglior film. Insomma, mi ritengo abbastanza soddisfatto.

THE READER: Una locomotiva


The reader è una locomotiva, parte lenta e sbuffando, ma una volta a regime diventa inarrestabile, come il fiume in piena di sentimenti che suscita e racconta. Film stratificato quello di Daldry, parte come una love story e si trasforma in un dramma prima processuale e poi umano. Perfetti come equilibristi di mestiere, gli intensi protagonisti, sempre in bilico sul baratro del dramma, ma bravissimi nel rimanere saldi sul filo dell'emozione. The reader resta un film da vivere, da assaporare, da toccare, impossibile vederlo e basta, le emozioni che suscita appartengono alla sfera del contrasto, della contrapposizione. Difficile avere un'opinione chiara e precisa dei fatti raccontati, impossibile giudicare il crimine senza farsi coinvolgere dall'emozione, dalla morale, dalle lacrime. Daldry, sapientemente, ci mette di fronte all'impossibilità di prendere una posizione netta, ci chiede di essere avvocati, giudici, vittime e carnefici, difficilissimo non farsi coinvolgere da questo gioco, impossibile uscirne vincitori, innocenti, immutati. La legge, la vergogna, l'amore, il sesso, la colpa, la punizione, la morte, il ricordo, l'innocenza e le vite di tutti noi...tutte quelle parole da ascoltare e tutti quei libri da leggere, Kate Winslet talmente bella da mozzare il fiato e talmente brava da sospettare una sua origine ultra terrena.
Grandissimo film.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Una cella, un registratore, tanta emozione.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Non ancora..., n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Uffa!, 4
Se avete da 20 a 30 anni:
Bello questo film, 7
Se avete da 30 a 40 anni:
Bellissimo, 8
Se avete da 40 anni in su:
Bellissimo, 8

The reader (Usa/germania 2009) Regia di stephen Daldry Con Kate Winslet, Ralph Fiennes Trailer italiano di The reader
http://www.youtube.com/watch?v=8tCqSm4Phug
Trailer originale di The reader
http://www.youtube.com/watch?v=ind2zICmUCE

QPGA: Anvedi amò...me so' commosso


OVERTURE - Amò che dici per San Valentino te porto a vedè er filme de coso, de Claudio... ce lo sai che me piace Baioni, poi è lupacchiotto pure lui... daie amò, er tesoruccio tuo te fa festeggià alla grande e si vvoi te compro pure er chinotto...

ATTO PRIMO - Anvedi, a marcia della pace negli anni '70! Bello, certo che Claudio è sempre Claudio, seti che voce che ccià...lui sta a scappà entra ner baretto, se fa a gazzosa, e mò conosce a donna della vita sua...come io e tu amò, te ricordi?.... Vabbè però sta cosa de lui con i probblemi con gli amici sua, che mò non se lo fumano e o' sfottono, me pare un pò telefonata... E lungo er Tevere che annava lènto lènto.... belli questi che stanno a ballà, me pare un musical... guarda amò stanno a litigà... come noi amò, come noi... bello, bellissimo, anvedi lui che ie ha tapezzato a scola coi ritratti sua, anvedi sto fio de na mignotta che ha dipinto a machina e cià scritto sopra "Vieni via con me"...

INTERVALLO - Bello vero amò? Che dici me lo dai un bacetto? Vabbè dopo va.... chinotto?

ATTO SECONDO - No il militare no.... quella sua maglietta fina.... anvedi, sta in punizione nun finisce mmai... porta portese, porta portese.... a ragazzì te li compri o no.... quanto ti voglio.... come passa er tempo, guarda lui coi capelli corti... anvedi lei de qqua e lui de llà... me so commosso amò, che ciai un clinex? Bello, bello, bravi tutti, evviva Claudio, Evviva Roma....

GRAN FINALE - Operazione coraggiosa e spavalda, quella che sta dietro a questo film, una sorta di musical tutto italiano e tutto fatto con canzoni di Claudio Baglioni. Purtroppo la trama è poco più di un pretesto e a niente servono le faccette pulite dei due giovani attori, acerbe ed espressive ma incapaci di farci trepidare per la vita che scorre sullo schermo. Operazione coraggiosa e pericolosa, un pò stupida e un pò patetica, molto poco da salvare, troppo da buttare. Quello che resta è la strana sensazione di aver assistito ad una lunghissima video collezione delle canzoni di Baglioni. Non ci siamo, il buon cinema sta tutto da un'altra parte.

BIS - Dopo Venditti, Vasco e Baglioni attendiamo con terrore e malcelato raccapriccio i prossimi titoli...

LA SCENA DA RICORDARE
Forse l'inizio, in cui il gioco delle immagini che rappresentano il testo di una canzone sembra ancora divertente, poi...

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Dopo i 12 anni, 6
Se avete da 13 a 20 anni:
Bello, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Ci sono dei problemi, 5
Se avete da 30 a 40 anni:
Claudio...sei sicuro?, 4
Se avete da 40 anni in su:
Però Baglioni è sempre Baglioni, 6,5

QPGA (Italia 2009)
Regia di Riccardo Donna
Con Emanuele Bosi, Mary Petruolo

Trailer di QPGA
http://www.youtube.com/watch?v=_ombCcznsW8

VENERDI' 13: Una vera pena


Non ci si crede...si esce dalla sala dove proiettano Venerdì 13 e non ci si crede. Per prima cosa guardiamo l'orologio, poi fermiamo un passante e imbarazzati gli chiediamo che giorno è, che anno è... Vedendo la pellicola di Nispel (che aveva già messo mano a Non aprite quella porta) si ha davvero l'impressione che l'orologio si sia fermato agli anni '80, quando abbondavano gli slasher beceri e deficienti, quando brutti ceffi con un gusto innato per le armi da taglio, si aggiravano per gli schermi cinematografici. Venerdì 13 arriva da quel posto sperduto e ha l'arroganza di riproporre lo stesso identico abusato modello che tanto divertiva i paninari di quell'età buia. Non tenendo in minima considerazione che gli anni sono passati, il genere è stato codificato, decostruito e rinnovato, fregandosene altamente delle tonnellate di pellicola macinata dagli appassionati e limitandosi a presentare in tutta la sua imbecillità un body count non particolarmente fantasioso. E' come se Nispel ci desse allegramente dei deficienti sorseggiando allegramente la sua birra Bud ghiacciata con una mano, mentre con l'altra si gratta il deretano. Io me lo immagino con la bocca piena, mentre sghignazza di tutti gli appassionati del cinema di genere, me lo vedo mentre conta la sua pila di dollari sporchi fatti copiando spudoratamente un capitolo qualsiasi della saga di Jason. Ma se esiste una giustizia, nessun crimine resterà impunito e ben presto il nostro malvagio regista finirà a dirigere film con Patrick Dempsey, mentre il suo compagno di merende, Michael Bay lo chiamerà solamente per filmare sequenze di elicotteri al tramonto, da usare poi nei suoi film. Che tu sia maledetto Nispel, ti odio.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Non c'è....Non c'è!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Mmmmm...direi di no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Mmmmm....carino, 6,5
Se avete da 20 a 30 anni:
Mmmmm...bruttino, 5,5
Se avete da 30 a 40 anni:
Mmmmm...orrendo, 4
Se avete da 40 anni in su:
Mmmmm...impresentabile, 3

Venerdì 13 (Friday the 13th, Usa 2009) Regia di Marcus Nispel Con Jared Padalecki, Danielle Panabaker Trailer italiano di Venerdì 13
http://www.youtube.com/watch?v=s5tsoTSizUM
Trailer originale di Venerdì 13
http://www.youtube.com/watch?v=Kp276DOPQw0

BEVERLY HILLS CHIHUAHUA: I cani parlano, che spasso!


Il primo fu Francis il mulo parlante, poi vennero Senti chi parla adesso, Babe, La tela di Carlotta e tutta una pletora di allegri animaletti pronti ad esprimere opinioni spesso utilizzando le più note inflessioni dialettali del nostro paese. Ora ci riprova la Disney con Beverly Hills Chihuahua, film per bambini in cui i cani dialogano e dissertano su argomenti di vario genere e peso. E' triste vedere Jamie Lee Curtis ridotta a machietta, ancora più sconsolante è assistere all'inesorabile spegnimento della carriera della bella Piper Perabo, sensibile interprete di film spesso non facili e ora ridotta a ruolo di comprimaria in un film in cui viene messa in ombra da un cane. Per il resto il film si muove verso i consueti e battuti binari del divertimento, dell'avventura e del lieto fine, nella migliore tradizione Disney. Spiace che l'operazione sia rivolta strettamente ad un pubblico di poppanti, infatti le assatanate fruitrici del brand Winx e i sostenitori dei Gormiti, troveranno difficile appassionarsi a questa storia sgangherata, sicuramente ben realizzata, ma un pò datata nelle intenzioni. Ai genitori ormai ridotti l'ombra di loro stessi, non resta altro che ritirarsi in buon ordine, fare la fila alla cassa, pagare 8 Euro a biglietto, con gli occhi gonfi di rancore acquistare un secchiello di pop-corn versione King-Kong e con le lacrime che gli rigano il volto e il portafoglio vuoto, dirigersi in sala sperando almeno di addormentarsi in fretta. Pietà.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
L'inizio?
La fine?
Bò no saprei proprio...

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Per i bimbi piccoli, 8
Se avete da 13 a 20 anni:
Che palle, 4
Se avete da 20 a 30 anni:
Che due gran palle, 3,5
Se avete da 30 a 40 anni:
E' già finito...?, 5
Se avete da 40 anni in su:
E' già finito...?, 4



Beverly Hills Chihuahua (Usa 2008)
Regia di Raja gosnell
Con Jamie Lee Curtis, Piper Perabo

Trailer italiano di Beverly Hills Chihuahua
http://www.youtube.com/watch?v=Z7dSBe59pGY
Trailer originale di Beverly Hills Chihuahua
http://www.youtube.com/watch?v=K7tleFb6TlI

THE GRUDGE 3: Se ne sentiva il bisogno


Ovunque tu vada non avrai scampo, un bambino con l'occhio pallato e una donna malata di raucedine e con grossi problemi alle articolazioni, ti troveranno e ti costringeranno a rivedere in eterno le loro sciagurate gesta. Il primo Ju-on era davvero pauroso, il secondo Ju-on era pauroso ma ridondante, Grudge (versione orientale) era inutile, il primo The grudge americano era indispensabile (vi spiegherò poi perchè), The grudge 2 era una vaccata e questo The grudge 3 affastella un'ora e quaranta minuti di vuoto pneumatico. Per quanto tempo ancora si potrà continuare a raschiare il barile della maledizione della donna coi capelli corvini e del bambino coperto di farina? Come si può ancora pretendere di spaventare lo spettatore con lo stesso identico meccanismo già visto e rivisto nei 5 film precedenti, basato sull'apparizione ormai non più improvvisa della poveretta con la brutta scogliosi e il bimbetto rompipalle col caschetto? Con che coraggio si insiste sul concetto di "rancore" cercando sempre nuove sfumature, sinonimi e contrari? Infine, come è possibile insistere pervicacemente nello scovare parenti sconosciuti, sorelle e cugine di secondo grado, collegate alla lontana alla maledizione di cui sopra, con l'unico scopo di farne carne da cannone? The grudge 3 non ha grandi colpe, è semplicemente inutile, così stupidamente ostinato nel riproporre pedissequamente lo stesso modello originale, fino allo sfinimento, fino alla nausea. Una trosposizione su territorio americano di Ju-on era assolutamente auspicabile, visto che nelle versioni orientali del film (vale anche per la serie the Ring) , per colpa del mio stupido occhio occidentale, non capivo mai chi morisse e chi restasse vivo. Ma insistere su questa falsa riga saltando di maledizione in maledizione, coinvolgendo conoscenti e vicini di casa, è davvero superfluo, quasi sadico, nei confronti di una genia, gli appassionati di horror, molto fragile e bisognosa di certezze. The grudge 3 è superfluo, stupido e confuso, perennemente indeciso tra essere un brutto film dell'orrore o semplicemente un orribile film e basta. Forget it.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Non c'è.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Direi di no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Già visto, 4
Se avete da 20 a 30 anni:
Visto e rivisto, 3
Se avete da 30 a 40 anni:
Rivisto e stravisto, 2
Se avete da 40 anni in su:
Non lo voglio proprio vedere, 1



The grudge 3 (Usa 2008)
Regia di Toby Wilkins
Con Shawnee Smith, Johanna Braddy

Trailer originale di The grudge 3
http://www.youtube.com/watch?v=8olKBaVZd2o

EX: Il solito film italiano di forte denuncia sociale


Guardare Ex è come coprirsi le spalle e il capo con una caldissima coperta di lana, uno di quei plaid ereditati dalla nonna, che nelle notti invernali è così piacevole calarsi sugli occhi, quasi a dimenticare il freddo, il mondo esterno, la realtà, i problemi. Ex è il classico film di forte denuncia sociale made in Italy, una pellicola forte come una mattonata sulle gengive, uguale a tutte quelle a cui ultimamente ci ha abituato il bel paese... Capita quindi di assistere alla sopraffina analisi psicologica del rapporto con i figli perpetrata da un Vincenzo Salemme e una Nancy Brilli che non solo non capiscono i loro pargoli ma nemmeno vogliono passare del tempo con loro. Il rapporto di coppia riceve un altro duro colpo grazie alla storia portata sullo schermo da Claudia Gerini, che ad un passo dall'altare (purtroppo per noi con Gianmarco Tognazzi) scopre che il prete che la sposerà altri non è che il suo ex fidanzato. Nemmeno il tempo di respirare ed ecco che entrano in scena due veri mattatori, Alessandro Gassman e Fabio DeLuigi, pronti a sfidarsi in singolar tenzone per il cuore di una donna, appartenuta in precedenza al primo ed ora nelle mani del secondo, poco importa se Gassman è un agente di polizia senza scrupoli, pronto a vessare e minacciare DeLuigi, la ruota gira, il destino è in agguato, il fato si compie. Prima della fine c'è ancora spazio per il lutto ricco di consapevolezza di Claudio Bisio (oggettivamente come attore sta crescendo a vista d'occhio) e per la crisi matrimoniale di Silvio Orlando (un vero attore), per poi concludere con i fuochi d'artificio grazie all'intensa interpretazione di Cristiana Capotondi (ho visto la medusa di Sette anime recitare meglio), fidanzatina spedita per lavoro in Australia, pronta a volare di nuovo dal suo amore, contro ogni aspettativa plausibile. Questo è il nuovo cinema italiano, guardare per piangere, commediole che scimmiottano titoli di canzoni (dopo Venditti ora di affaccia l'era Baglioni), commediucce per tutti i palati che fanno felici produttori, attori e spettatori, commedie piccole piccole con trame semplici semplici e dialoghi facili facili. Non ho nulla contro le commedie, ma non posso tollerare che il paese che ha dato vita al neo realismo, che ha dato i natali a tantissimi maestri si sia ridotto per il novanta per cento a produrre cosine garbate ma inutili, buone solo per un passaggio della domenica pomeriggio su rai 2. Basta, a questo punto chiedo la sommossa popolare, il colpo di stato, la rivoluzione. Riprendiamoci il nostro cinema, il nostro mondo, la nostra realtà, i nostri problemi....e fuori dai coglioni quel cazzo di plaid!!!!

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Quando Fabio DeLuigi porta la fidanzata a vedere i Jalisse in concerto, devo ammettere che si ride davvero.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Per i più grandini, 6
Se avete da 13 a 20 anni:
Bellooooo, 7,5
Se avete da 20 a 30 anni:
Cariiiiino, 7
Se avete da 30 a 40 anni:
Sa un pò di già visto, 6
Se avete da 40 anni in su:
Avevo proprio voglia di ridere, 7

Ex (Italia 2009) 
Regia di Fausto Brizzi 
Con Silvio Orlando, Claudio Bisio, Claudia Gerini, Fabio DeLuigi, Alessandro Gassman. 

OPERAZIONE VALCHIRIA: Real Action History


Operazione Valchiria rischia di avere fondamentalmente due tipi di spettatori. Chi vedendo questo film si indigna per le imprecisioni storiche e il mancato rispetto degli eventi, e chi posto di fronte a due ore di grande spettacolo ed ottima tensione, si compiace ed esce dalla sala soddisfatto, sfregandosi le mani con la pancia piena di bombe, botti e tric e trac . Senza esagerare da una parte ne dall'altra, la perfezione sta ovviamente come sempre nel mezzo. Inutile indignarsi contro Hollywood e la dilagante mercificazione che inghiotte inesorabile valori e storia, ma d'altro canto inutile anche sperticarsi in lodi appassionate alla volta di un film molto ben fatto ma certamente piuttosto furbino. Se da un lato bisogna cercare di tener ben presente che si tratta di intrattenimento e nulla più, dall'altro è innegabile la presa che una pellicola come questa può avere sul pubblico, in particolare quello dei giovani. Non mi stupirei infatti (e ne sarei davvero felice) se genitori e nonni venissero mandati in spedizioni punitive alla volta di minacciose librerie, a caccia di materiale letterario supplementare per approfondire la vicenda. Ecco dunque la prima delle due ragioni per vedere questo Operazione Valchiria, potrebbe rischiare di essere un'ottima occasione di spostare la storia dai polverosi tomi tanto odiati dai nostri ragazzi, per portarla sul grande schermo. Il cinema diventa un'ottima occasione per catturare le nuove menti, parlando comunque di storia e cercando di far nascere in loro la voglia di saperne di più. Ovviamente non sono sufficienti le nobili intenzioni per rendere apprezzabile un film, ci vuole ben altro e quindi veniamo alla seconda valida ragione per vedere questa pellicola. Che ci crediate o no, Operazione Valchiria è talmente ben fatto che nonostante ciascuno di noi sappia benisimo che fine ha fatto Adolf Hitler, il nazismo e la Seconda Guerra Mondiale, fino alla fine ci si aspetta che il colpo di stato riesca, sovvertendo l'ordine noto degli eventi e ribaltando le sorti del conflitto. Ecco, se tu caro regista di questo film (Bryan Singer, quello de I soliti sospetti, mica un imbecille) riesci a farmi credere fino in fondo che Tom Cruise e soci abbiano davvero ammazzato Hitler, allora hai vinto, ti puoi trasferire a casa mia e ti concedo pure lo ius primae noctis, perchè sei un mago, uno che il cinema non solo lo mastica e lo conosce, ma lo sa anche usare, seguendone le logiche e costruendo incantesimi. Concludendo, Operazione Valchiaria è un buon film, piantatela di storcere il naso e filate a vederlo....Raus!

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Dopo circa 20 minuti di relativa calma, il film parte a rotta di collo costriendo tensione e accumulando colpi di scena e buon cinema.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Dopo una certa età, 7
Se avete da 13 a 20 anni:
Godrete come facoceri, 8
Se avete da 20 a 30 anni:
Vi piacerà, 7,5
Se avete da 30 a 40 anni:
Se non storcete troppo il naso..., 7
Se avete da 40 anni in su:
Molti botti poco rigore storico, 6


Operazione Valchiria (Valkyrie, Usa 2008)
Regia di Bryan Singer
Con Tom Cruise, Bill Nighy, Tom Wilkinson

Trailer italiano di Operazione Valchiria
http://www.youtube.com/watch?v=f9wrg6oluRE
Trailer originale di Operazione Valchiria
http://www.youtube.com/watch?v=sNvReY8clSU

ZACK & MIRI MAKE A PORNO: Evviva Kevin Smith


Kevin Smith, I Love You. Davvero, non scherzo, mi sono innamorato del corpulento regista ai tempi del primo Clerks, amore che ho rinnovato con A proposito di Amy e che ho coltivato grazie a Generazione X, Dogma, Jay & Silent Bob Strikes Back, Cleks 2 e la serie tv da lui prodotta, Reaper. Ora la nostra relazione platonica si arricchisce di un nuovo importante tassello, Zack & Miri make a porno, pellicola che già nel geniale titolo ha nascoste le premesse per essere un vero capolavoro. Al diavolo, se si tratta di Kevin Smith, non riesco ad essere obiettivo, ascolto i suoi dialoghi sboccati e fuori di testa e sono già in sollucchero. La verità è che questo film è prima di tutto una grandissima commedia, la vicenda dei due amici, lei Miri e lui Zack, che decidono di girare un film porno (il titolo è Swallow my Cockuccino) per pagare le bollette, è non solo esilarante, ma francamente ha in se elementi di conclamata divinità. Kevin Smith ancora una volta ha l'innata dote di parlare ad ognuno di noi, mettendone in pellicola i sogni più reconditi, incoffessabili e sfigati. Sembra di assistere alla vecchia lezione di Frank 'n Further, don't dream it be it, fattasi carne e sudore all'alba del nuovo millennio. Parla con la pancia e lo scroto Kevin Smith, facendo leva su ciò che sta nascosto in profondità, facendo le domande giuste e rendendo possibile l'impossibile, rendendo comico e poetico (sì poetico!!) l'inimmaginabile. Ecco perchè adoro questo regista, parla di cose che conosciamo da vicino, con un linguaggio impossibile da fraintendere, come un fratello maggiore un pò sboccato, senza freni e senza vergogna. Di una cosa sono sicuro, Zack & Miri make a porno non sarà un capolavoro nel senso stretto del termine, ma di certo è un film che conquista e appassiona, così innocente, così giusto, così vero e in fondo così profondamente romantico, come solo un film di Kevin Smith sa essere.

P.S. Il film per ora è uscito solo in patri, in Italia aspettiamo fiduciosi e col fiato sospeso, infatti non ha ancora una data di distribuzione.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
La festa degli ex compagni di liceo, tutta la realizzazione del porno...a voi la scelta c'è solo l'imbarazzo.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Direi di no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Bello, bello, bello, 8
Se avete da 20 a 30 anni:
Bellissimo, 8,5
Se avete da 30 a 40 anni:
Davvero un grande film
, 8,5
Se avete da 40 anni in su:
Forse troppo volgare, 6

Zack & Miri make a porno (Usa 2008)
Regia di Kevin Smith
Con Seth Rogen, Elizabeth Banks

Trailer originale di Zack & Miri make a porno

ALBAKIARA: Perchè la K ?


Stranissimo oggetto non identificato questo Albakiara, verrebbe voglia di liquidarlo a velocità supersonica, eppure qualcosa di cui parlare c'è. Intanto la presenza di un cattivo davvero cattivo e soprattutto a differenza dei cattivi del 90% dei film, non tonto. Notevole anche il finale, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e a Salvati quel che è di Salvati, diverso da tutto quello che siamo abituati a vedere sul grande schermo. Purtroppo i lati positivi di Albakiara si fermano qui e a dilagare per i suoi 90 minuti di durata sono le interpretazioni imbarazzanti dei suoi protagonisti. Tutti, nessuno escluso, forniscono probabilmente la peggior interpretazione in carriera, da un patetico Alessandro Haber, passando per un basito Vito, arrivando alle due agghiaccianti prove dei due ragazzi protagonisti (Kiara è francamente odiosa e lo spettatore tipo è combattuto tra possederla carnalmente e strangolarla). Il culmine lo raggiunge però Raz Degan, ispettore bastardo, dall'accento che dovrebbe sembrare americano ma che riesce a malapena a essere albanese, che fornisce una prova d'attore da far tremare le vene ai polsi, il suo ritratto del corrotto tutore dell'ordine costantemente intento a fischiettare New York New York, è quanto di peggio si sia visto sullo schermo da 15 anni a questa parte. La colpa purtroppo è del regista, uno Stefano Salvati che venuto dai videoclip dovrebbe tornarci di corsa, le idee ci sono, ma la forma è disastrosa, impresentabile, insopportabile. Forse se questo film avesse goduto di un budget adeguato e di attori veri (magari anglosassoni) sarebbe potuto diventare un piccolo cult, una scheggia impazzita, incapace di seguire le usuali logiche narrative. Il resto è zeppo delle soluzioni visive tanto care ad un regista di videoclip, sovrapposizioni, velocizzazioni, immagini digitali, ralenti, primissimi piani e dialoghi da segnale stradale. Infine rimane un mistero perchè un film italiano che si ispira alla celeberrima canzone di Vasco Rossi e la cui protagonista si chiama Chiara, venga titolato AlbaKiara, con un'incompresibile K al posto del solito e corretto CH. Risultato? Tutti gli studenti d'Italia inizieranno a scrivere "chiara" con la K, i genitori ringraziano commossi.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Il bel finale, capace di aumentare la valutazione complessiva di ben due punti.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Assolutamente no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Figoooooo, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Bè, però grande Vasco, 6
Se avete da 30 a 40 anni:
Non scherziamo, 4
Se avete da 40 anni in su:
No davvero, non scherziamo, 3

Albakiara (Italia 2008) Regia di Stefano Salvati Con Raz Degan, Alessandro Haber, Davide Rossi Trailer di Albakiara
http://www.youtube.com/watch?v=JQf3d4GMALc

FROST/NIXON: Impeccabile ma...


Impeccabile il nuovo film di Ron Howard, ottimi interpreti (Langella maiuscolo), ottima musica, bella sceneggiatura e sorprendente ambientazione. Non si può che parlare bene di Frost/Nixon tanti sono gli sforzi in campo, eppure qualcosa sotto pelle si muove, strisciando e sussurrando al nostro subconscio le sue obiezioni, le sue domande. La sensazione quindi è questa, noi spettatori assistiamo a due ore di film che descrivono mirabilmente il duello verbale tra due uomini sul ring televisivo, con le telecamere come arbitri. L'uno è un giornalista un pò sbarazzino e l'altro è l'ex presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, uscito fresco fresco dal caso Watergate. Un vero e proprio combattimento senza esclusione di colpi tra due avversari alla fine piuttosto simili. Quindi dopo due ore di questo can-can lo spettatore italiano si alza, si mette il cappotto e tra se e se pensa: "Bello, ma a me che me ne frega?" Ecco questo è il problema di fondo di Frost/Nixon mettere in scena una vicenda di cui dubito freghi qualcosa a qualcuno, perchè qui non si parla della discussa presidenza Nixon, del Watergate, del Vietnam o della Cambogia, NO, qui si parla della travagliata realizzazione delle interviste in cui il presidente ammise il suo coinvolgimento nell'insabbiamento. Capite anche voi l'argomemto è sicuramente interessante, ma dubito meriti ben due ore di pellicola. Quello che rimane è un ottimo film, ben girato e ben recitato, senza però quel pizzico di pathos in più con tanto di catarsi finale. Non vi sto sconsigliando la visione, si tratta di un'ottimo modo per passare due ore del vostro tempo, resta purtroppo in bocca un gusto dolce amaro, la consapevolezza di aver assistito ad una storia di cui non sapevate nulla e forse c'era un perchè. In ogni caso nettamente meglio di molti film in circolazione oggi.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Gli ultimi veti minuti in cui finalmente i nodi vengono al pettine.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Nooooooooo, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Che palle, 4
Se avete da 20 a 30 anni:
Un pò pesante, 6
Se avete da 30 a 40 anni:
Bello, 7
Se avete da 40 anni in su:
Davvero bello, 7,5 Frost/Nixon (Usa 2008) Regia di Ron Howard Con Frank Langella, Michael Sheen, Kevin Bacon

Trailer italiano di Frost/Nixon
http://www.youtube.com/watch?v=SV6A3PJp0cE
Trailer originale di Frost/Nixon
http://www.youtube.com/watch?v=Ibxs_2nDXUc

REVOLUTIONARY ROAD: Forse il miglior film dell'anno


Diavolo di un Mendes... ha confezionato un film perfetto, in barba a tutti quelli che avevano schifato Era mio padre e si erano imbestialiti per Jarhead. Insomma non bisogna fare confusione, dopo il botto di American Beauty, tutti si aspettavano molto dal buon Sam e lui bisogna dire che non ha fornito prove impeccabili anzi, eppure qui confeziona un cavolo di capolavoro da lasciare di stucco tutti quanti. Dirigendo la macchina da presa come un lupo mannaro innamorato, circonda i suoi attori, avvolgendoli e non lasciandoli mai soli, li scruta, li studia, fa l'amore con loro e li segue passo passo come un entomologo psicopatico. Non c'è spazio per l'amore in Revolutionary road, ormai se ne è andato da tempo e ha lasciato il posto alla consuetudine, alla sopportazione, al rimpianto e ai sogni impossibili. DiCaprio e la Winslet, mai così bravi, intensi, appasionati e crudeli, mettono in scena la comune tragedia del vivere di tutti i giorni, il vuoto disperato che ha inghiottito tutto anche i sentimenti, un lavoro che odiamo, una vita diversa da quella che ci meriteremmo, una maternità non voluta, un viaggio sogno capace di cancellare i problemi, la paura della felicità, la continua ed affannosa ricerca di essa a tutti i costi e comunque in qualcosa di diverso da ciò che già abbiamo. Il non sentirsi realizzati, il sentirsi appagati dal solo fatto di essere genitori, l'impossibilità di sognare una vita diversa, la paura di fuggire, la confortante comodità di un' infelicità senza scelte, la paura di fallire, l'impossibilità di amare. Solo i pazzi vedono la verità, abbracciano il sogno, vivono l'impossibile, tutti gli altri affogano, diperatamente tirati giù nel profondo mare della disperazione. Sordi, soli, dimenticati, vivi, morti. Noi, tutti noi, senza esclusione di colpi, fino alla fine e senza pietà, un capolavoro, forse il miglior film dell'anno.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Il secondo incontro con il figlio malato di Kathy Bates, da mozzare il respiro.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Direi di no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Palloso, 5
Se avete da 20 a 30 anni:
Bello, 7
Se avete da 30 a 40 anni:
Bellissimo e agghiacciante, 9
Se avete da 40 anni in su:
Agghiacciante, 8


Revolutionary road (Usa 2008)
Regia di Sam Mendes
Con Leonardo DiCaprio, Kate Winslet

Trailer originale di Revolutionary road
http://www.youtube.com/watch?v=8z6kDo1OFzE
Trailer italiano di Revolutionary road
http://www.youtube.com/watch?v=2b0bp9i_hcw

LEZIONE 21: Sensazioni....


Difficile trovarsi d'accordo sull'opera di Alessandro Baricco, sia per quanto riguarda questo film, che per i romanzi, i saggi, i progetti televisivi e teatrali...Alessandro Baricco è un'anomalia in questo paese, un uomo col dono del saper raccontare stregando le platee, ma che quasi sembra venire da un'altro mondo. I suoi lavori hanno un respiro cinematografico e vivono di emozioni, di sensazioni, di istantanee scattate qui e ora, di istanti irripetibili raccontati ad un pubblico che sa ascoltare e ancora riesce a stupirsi. Certo la retorica è dietro l'angolo e l'aforisma da bancarella è pane quotidiano con cui fare i conti, però grattando via la superficie qualcosa rimane attaccato alle unghie, le sensazioni appunto. Lezione 21 è fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni a cui ci ha abituato il nostro, unito a suggestioni a volte un pò posticce ma fondamentalmente efficaci, la musica, la vita, il genio, la morte, il ghiaccio, il fuoco, la bellezza, la vecchiaia, il tempo e di nuovo, ancora e sempre la morte... Difficile rimanere indifferenti a Lezione 21, lo si può trovare supponente e retorico, oppure ci si può lasciare catturare dalle mille cose affascinanti raccontate in esso, fregandosene della quadratura del cerchio e perdonando certe inesattezze. Non è facile catalogare il film di Baricco, risulta davvero arduo poterlo liquidare come mero esercizio di stile e altrettanto complesso è decretarne il trionfo assoluto tra applausi e baci accademici. Credo che in definitiva si tratti solo di una lezione, teoria pura, arte oratoria arricchita dalla storia di una morte e di un attimo di eterna bellezza. Sensazioni, emozione, profumi e silenzi, neve e note, in Lezione 21 c'è tutto questo, spero che per voi sia abbastanza, per me lo è stato.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Francamente tante, l'inizio, la fine, tutte le volte che personaggi improbabibili e imbellettati si rivolgono direttamente alla macchina da presa per parlare della Nona sinfonia.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Mamma non ho capito, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
E' l'ultima volta che scegli un film, 4
Se avete da 20 a 30 anni:
Ecco, cioè, forse..., 5
Se avete da 30 a 40 anni:
Bello/Brutto, 7,5/5,5
Se avete da 40 anni in su:
Poetico, 7


Lezione 21 (Italia 2008)
Regia di Alessandro Baricco
Con John Hurt, Noah Taylor

Trailer di Lezione 21
http://www.youtube.com/watch?v=ad8FOoNPZXM

IL BOSCO FUORI: ...e il nulla dentro


Se questo film rappresenta la rinascita del cinema di genere italiano, stiamo freschi. Abbandoniamo le speranze, buttiamo tutto e facciamo una passeggiata in riva al mare, attività sicuramente più proficua dell'assistere a questo patetico disastro. Si sentiva proprio la necessità di una versione tutta italiana del classico Non aprite quella porta, con dovute variazioni sul tema e confezione da Caritas. Lo spettatore che si avvicina a questo filmaccio troverà un bambino cannibale, una madre pazza che ridacchia e strabuzza gli occhi, un padre dallo sguardo perennemente basito, uno zio psicopatico con uno strano bozzo che gli cresce sul collo, una protagonista che urla in preda al panico e quando non urla piange o supplica ed infine tre ridicoli coatti che si aggirano per la pellicola esprimendosi in un romanaccio patetico ed irritante. Perchè? Cosa voleva fare il regista, era davvero convinto di aver realizzato un buon film? Se in vita sua un film lo ha mai visto, di certo non può continuare a guardarsi allo specchio senza essere basito a sua volta. La verità è che questa pellicola indipendente (torna il temuto termine usato per descrivere le potenziali bufale...è come quando vi devono presentare una ragazza e voi chiedete: "com'è?" a quel punto se vi rispondono: "è simpatica", iniziate a sentir puzza di fregatura) non centra mai il bersaglio e sbaglia su tutta la linea, affastellando errori ed imbarazzo. Come dice giustamente il mio amico Mattia, La casa non era un grandissimo film, anzi era piuttosto povero e la trama era più un pretesto, però aveva qualcosa che lo ha consegnato alle generazioni future come un classico, forse merito di quei carrelli a rotta di collo nel bosco, forse a causa delle piante stupratrici o probabilmente grazie alla tensione sapientemente costruita inquadratura dopo inquadratura da quello che sarebbe diventato uno dei registi più interessanti in circolazione oggi, Sam Raimi. Quindi non è un problema di idee, ma di scuola, di tecnica, di sostanza, in un film come Il bosco fuori, manca davvero tutto, ma soprattutto manca la consapevolezza dei propri limiti e l'onestà di distribuire un prodotto simile, non nelle sale, ma al massimo nel salotto di casa propria. Menzione speciale per il cast al completo, viene voglia di averli per le mani per far loro i complimenti dal vivo.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Non c'è, anzi dopo questo film vien voglia di inserire una nuova rubrica: la scena più patetica...

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Assolutamente no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Orrendo, 4
Se avete da 20 a 30 anni:
Non ho parole, 3,5
Se avete da 30 a 40 anni:
..., 2
Se avete da 40 anni in su:
No, n.c.

Il bosco fuori (Italia 2006)
Regia di Gabriele Albanesi
Con Daniela Virgilio, Daniele Grassetti

DAVANTI AGLI OCCHI: Bello


Non sapevo proprio che cosa aspettarmi da questo Davanti agli occhi, avevo letto la trama e sapevo che probabilmente sarebbe stato interessante. Il risultato alla fine è stato ben al di sopra delle mie aspettative, complice una buona e solida costruzione narrativa e le ottime interpretazioni delle protagoniste. Si cresce guardando questo film, si riattraversano i dubbi nati dietro i banchi della scuola superiore e le amicizie irrinunciabili, gli innamoramenti in classe e fuori, la voglia di sentirsi unici e indispensabili almeno per la propria migliore amica o miglior amico, la consapevolezza di poter dare la vita in nome di quel legame. Film da guardare con attenzione questo, dove tutto quello che abbiamo davanti agli occhi non è esattamente come sembra, dove l'attesa è protagonista, in compagnia della morte, del sacrificio e dell'innocenza. Difficile dire di più senza svelare troppo e vi assicuro che la sorpresa vale l'attesa, vi basti sapere che questo film parla di noi, delle nostre vite, di quello che sono e di quello che potevano essere, dei desideri e dei rimpianti, tipici di un'età ingrata in cui la vita ti insegue correndo, convincendoti che tutto debba ancora accadere, che tutto sia ancora a portata di mano. In men che non si dica siamo uomini e donne, il tempo è passato, la vita ci ha superato, il domani è oggi e ieri è solo un ricordo.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Sicuramente il finale.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Che palle mamma, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Che palle, 5
Se avete da 20 a 30 anni:
Carino però..., 6,5
Se avete da 30 a 40 anni:
Bello ma ci devo pensare su..., 7
Se avete da 40 anni in su:
Proprio bello, 7

Davanti agli occhi (The life before her eyes, Usa 2008)
Regia di Vadim Perelman

Con Uma Thurman, Evan Rachel Wood.


Trailer italiano di Davanti agli occhi
http://www.youtube.com/watch?v=C6Ci60jmifQ
Trailer originale di Davanti agli occhi
http://www.youtube.com/watch?v=A9kXfmz_ZR8