IL MESSAGGERO: Buon horror d'atmosfera


Il mese d'agosto volge al termine e con lui anche l'embargo estivo che affligge le sale italiane. Dopo tre settimane in cui i titoli di spicco si chiamavano Alieni in soffitta o Sex Movie in 4d, ecco arrivare finalmente un film degno di questo nome. Il messaggero (becera traduzione italiota dell'inquietante: the hauting in Connecticut) è un onestissimo film horror che non solo vanta ottime interpretazioni, ma fa anche paura. Se da un lato il binomio casa infestata e storia vera è stato usato ed abusato nel cinema di genere, dall'altro bisogna riconoscere che una regia asciutta e puntuale, unita ad una scarsa propensione per l'effettaccio di grana grossa, compiono il miracolo. Dopo averci introdotto velocemente i personaggi, la storia entra subito nel vivo, suscitando un costante senso di inquietudine anche nello spettatore più navigato. Dalla metà in poi, il film decolla e spinge decisamente sull'acceleratore, affastellando spaventi a ripetizione. Con un occhio puntato a Poltergeist e un altro ben piazzato sui vari Amytiville Horror, la vicenda si avvia verso una degna conclusione, ordinaria e senza impennate, ma solida e priva di un irritante deus ex machina. Concludendo, non si tratta del miglior film horror di sempre, ma nemmeno di un prodotto da disprezzare, anzi ottimo per passare un'onesta serata di fine agosto e per sentire qualche bel brivido lungo la schiena, con questo caldo si tratta di una vera e propria benedizione.

LA TRAMA IN DUE PAROLE
La solita famiglia con qualche problema (il figlio è malato di cancro e ha bisogno di vivere vicino all'ospedale) si trasferisce nella solita vecchia casa con il solito inquietante passato. Sarà l'orrore.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Su tutte la parte finale... climax senza frenate.

L'ANGOLO DELL'INTRIGANTE NOZIONISMO
Nel cast due attori piuttosto sfortunati. Elias Koteas (il prete) è volto piuttosto noto nel panorama cinematografico, ma non è mai decollato, il suo ruolo culto è da ricercarsi in Crash di Cronenberg. Virginia Madsen (la madre) è sorella dell'altrettanto sfortunato Michael (Le Iene, Specie Mortale, Kill Bill) ed è da molto tempo interprete di pellicole di ogni tipo. Dopo aver debuttato in Electric Dreams ed aver partecipato a pellicole come Dr.Creator al fianco di Peter O'Toole e al dimenticato Vincent Spano, la ricordiamo in Sideways (per cui ottenne la nomination all'Oscar) e come protagonista del bellissimo e dimenticato Candiman al fianco di Tony Todd.

VOTO
Se
avete da 00 a 13 anni: Papà ho troppa paura, n.c.

Se avete da 13 a 20 anni:
Che paura, 8
Se avete da 20 a 30 anni:
Carino, 7
Se avete da 30 a 40 anni:
Molto carino, 7,5
Se avete da 40 anni in su: Pauroso
, 6

Il Messaggero (The haunting in Connecticut, Usa 2009)
Regia di Peter Cornwell
Con Virginia Madsen, Elias Koteas.

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