KNOWING: Indispensabile
L'appassionato di fantascienza è un animale triste e frustrato, fiaccato nella mente e nel fisico a causa dell'imbarazzante carestia narrativa che ammanta il suo genere preferito. Aria nostalgica di chi ripensa alle pellicole del passato, occhi rivolti al cielo per scrutare le profondità dell'universo e costante ripetizione tra se e se della litania: Gort Clatu Verada Nicto... Finalmente però sono lieto di annunciare che qualcosa è stato fatto per venire incontro a questa specie interessante ed ormai in via d'estinzione. Una boccata di aria fresca ci arriva infatti dal bellissimo Knowing (rifiuto di chiamarlo con il patetico titolo italiano: Segnali dal futuro) diretto da quel volpone di Alex Proyas ed interpretato da quel procione di Nicolas Cage. Per cominciare voglio che sappiate che mi risulta davvero difficile non rivelarvi dettagli, colpi di scena ed epilogo di un film che mi ha letteralmente stregato, inchiodandomi alla poltrona e lasciandomi andare solo dopo avermi saziato occhi, cuore e anima. Al di là della trama piuttosto intrigante, il vero valore aggiunto (oltre a due ore di spettacolo) è la quadratura del cerchio. Per una volta infatti la pellicola osa e non si rifugia nel solito finale inconcludente, stupido e improvvisato, per una volta nessun colpo al cerchio e alla botte, ma una coerenza narrativa che ha del miracoloso. Senza volervi rivelare nulla, mi limito a dirvi che all'uscita dalla sala, vi ritroverete piacevolmente a riflettere su quanto avete appena visto, un esercizio di stile sempre più passato di moda nel cinema di oggi. Se uno dei termini più usati in questo blog è "telefonato", sinonimo di un certo cinema precotto e preconfezionato, questa volta l'entusiasmo è tale che credo il termine giusto per definire questo film sia "Assoluto". Tutto ciò che vorremmo conoscere e ciò che conosciamo già, la vita e la morte, la religione e la scienza, l'uomo e l'anima, l'amore, il panico, i numeri, l'abisso e l'eternità, i sussurri e le grida, la fine e il principio. Knowing è un bellissimo film, come non se ne vedevano da anni.
LA TRAMA IN DUE PAROLE
1959 Una scuola elementare assicura in una capsula del tempo, disegni e speranze per il futuro. Dopo 50 anni, una volta aperta, la capsula rivela tra i vari lavori un elenco di numeri. Interpretati , risultano essere predizioni di disastri ed incidenti. Tre di essi devono ancora avvenire.
LA SCENA CHE VALE IL FILM
Gli incidenti, la scoperta sotto il letto e soprattutto gli ultimi 15 minuti.
L'ANGOLO DELL'INTRIGANTE NOZIONISMO
Alex Proyas è noto per aver diretto Il Corvo, adattamento cinematografico leggendario, che costò la vita a Brandon Lee. Il nostro però andrebbe ricordato per aver diretto un piccolo e sconosciuto gioiello dal titolo Dark City, visionaria e sfortunata pellicola piena di spunti interessanti. Ultimamente ha portato sullo schermo l'ipertrofico Io Robot. Nicolas Cage è e resta uno dei misteri cinematografici più insondabili di sempre. Introdotto al grande schermo da suo zio Francis Ford Coppola, il buon Cage alterna parti da duro (Con Air, The Rock, Face Off, Fuori in 60 secondi) a film di culto (Cuore Selvaggio, Weather Man, Arizona Junior, Adaptation) a veri buchi nell'acqua (8mm, Il mandolino del Capitano Corelli, City of Angels, Ghost Riders). Pur avendo un parco espressivo piuttosto limitato il nostro ha ricoperto praticamente ogni ruolo possibile dello scibile cinematografico, vincendo anche un Oscar (meritatissimo) per Via da Las Vegas di Mike Figgis.
VOTO
Se avete da 00 a 13 anni: Dai 12 anni in su, Bello, 7
Se avete da 13 a 20 anni: Bellissimo, 8
Se avete da 20 a 30 anni: Bellissimo, 8
Se avete da 30 a 40 anni: Masterpiece, 9
Se avete da 40 anni in su: Bellissimo, 8
Segnali dal futuro (Knowing, Usa 2009)
Regia di Alex Proyas
Con Nicolas Cage, Rose Byrne.
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1 commento:
A me il finale ha lasciato un po' così, pero' il film vale sicuro , soprattutto le scene degli incidenti vari sono strepitose.
C'e una cosa che mi incuriosisce, in che cinema l'hai visto?
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