TUTTA LA VITA DAVANTI: quasi un horror


Ho finalmente visto il pluripremiato Tutta la vita davanti
ed è stato uno shock...nessuno mi aveva avvertito che sarei
stato così male. Citando un altro titolo del buon Virzì, è come
se un Ovosodo se ne stesse lì piantato in gola e non andasse
ne su ne giù.
Il film che definirei come commedia italiana nell'accezione più
classica del termine, mi ha fatto sorridere a denti stretti ma
soprattutto mi ha gettato in uno sconforto profondo.
Questo è il mio mondo? Questo è il mio oggi?
Laureati cum laude che non trovano lavoro, ragazze madri che
si danno alla prostituzione, uomini di mezza età che sembrano
essere padroni del mondo, ma che non sono nemmeno padroni
di mettere piede a casa loro, donne di mezza età bellissime e
tremendamente sole, giovani rampanti che hanno venduto
l'anima ed idealisti della domenica che fanno più danni della
grandine....praticamente un horror dove al posto dell'antro
del mostro c'è un call-center.
Virzì traccia un quadro assolutamente disperato e disperante
della realtà dell'Italia di oggi e dei suoi giovani e non più giovani
abitanti, il risultato è una storia terribile e senza speranza.
Poco importa se alcune scene sono stemperate da battute
divertenti e da surreali balli di gruppo, poco conta se il finale
sembra ricco di speranza e buoni sentimenti, in realtà è solo
uno squarcio di sereno in in un mondo di tenebra, dove i
problemi restano, anche dopo un pranzo consolatore.
Nell'Italia di Virzì c'è poco da ridere.
Nessuno si salva, tutti sono colpevoli e tutti sono arroccati
nel loro egoismo, nella loro incomunicabilità.
Il paese ritratto con mano sapiente dal regista è un paese di
pazzi, di uomini lupo che cacciano in branco, di egocentrici
figli di un illusione che ormai si vede solo alla tv.
Quel paese è il mio paese e forse questo film parla anche di me.
Diffidate di chi vi descrive questo film come divertente.
Forse agghiacciante, ma comunque bellissimo.

IL MOMENTO CHE VALE IL FILM
Le ragazze iniziano una nuova giornata di lavoro al call center,
una gasatissima Sabrina Ferilli canta e si atteggia con mosse
studiate, le ragazze entusiaste la seguono cantando a squarciagola
ognuna cercando di mettersi un pò più in mostra della collega...
Agghiacciante.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Lasciate perdere, 4
Se avete da 13 a 20 anni: Lasciate perdere, 5
Se avete da 20 a 30 anni: Bello gran bel film, 7
Se avete da 30 a 40 anni: Agghiacciante bellissimo film, 8
Se avete da 40 anni in su: Povera gioventù, 8



TUTTA LA VITA DAVANTI (Italia 2008)
Regia di Paolo Virzì
Con: Isabella Ragonese, Elio Germano, Sabrina Ferilli,
Massimo Ghini, Valerio Mastandrea

Trailer di Tutta la vita davanti
http://it.youtube.com/watch?v=2QSN9fG0xRo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un altro film girato con i NOSTRI soldi, generosamente elargiti dagli amici della Direzione generale per il cinema a quel marpione-ammanicato-sinistroide (fascista) di Virzì, un ipocrita come pochi. Personaggi completamente sopra le righe e privi di ogni credibilità, il tono varia continuamente dal drammatico alla commedia senza una direzione precisa, il nudo della mignotta (che non merita neanche di essere nominata) è assolutamente gratuito e fuori luogo (se l'è pure sposato, confermando l'appellativo...), il taglio surreale svilisce la problematica dei PRECARI ridotti quasi a macchiette. Se il "regista" fosse un precario, si guarderebbe bene dal prendere così per il c**o le persone. Voto: IMPICCATE VIRZI' E I SUOI AMICI CHE GLI DANNO I NOSTRI SOLDI
Scene top-ridicole: la gente che balla all'inizio sulle scalinate, la mignotta nuda, la Ferilli sempre, Elio Germano che sbrocca