DISASTRO A HOLLYWOOD: Titolo perfetto


Veramente un disastro questo film, che fuori tempo massimo pretende di riflettere sul mondo del cinema e le sue leggi. Registi schizzati, star del cinema fuori controllo, agenti psicotici e produttori alla deriva, in una giostra in cui nessuno si salva e nessuno è innocente, nemmeno i cani. Il problema di questo disastro diretto da Barry Levinson, è che arriva davvero fuori tempo massimo, per una riflessione su cui aveva posto una bella pietra tombale Robert Altman con I protagonisti. Il cast è strepitoso, ma è il primo a non credere in questa operazione, recitando senza convinzione vizi e virtù di un mondo che non è quel che sembra. Una scrittura piuttosto piatta e decisamente poco organica di certo non aiuta, come non aiuta la poca cattiveria in campo. L'aver spinto un pò di più sul pedale del cinismo avrebbe giovato a questo film, che così resta uno sterile racconto a base di proiezioni pilota, festival da barzelletta, integrità artistica d'accatto e liti amorose tra ex. Il messaggio è chiaro, il cinema non osa più, lo spettatore stesso è addomesticato, quasi addormentato, gli studi approfittano di questo status e continuano a crogiolarsi nella banalità, mettendo al bando tutto ciò che tutela un'integrità artistica, un'identità autoriale, una dignità cinematografica. Noioso, bolso a tratti pedante, scolastico e telefonato. Hollywood ha vinto ancora.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
La proiezione pilota.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Che palla, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Carino, 6
Se avete da 20 a 30 anni:
Carino, 6
Se avete da 30 a 40 anni:
Carino, 6
Se avete da 40 anni in su:
Carino, 6


Disastro a Hollywood (What just happened? Usa 2008)
Regia di Barry Levinson
Con Robert De Niro, Bruce Willis, Sea Penn

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