GENERAZIONE 1000 EURO: Purtroppo superficiale


Il problema del mondo del lavoro, il precariato, i contratti a termine e di formazione, la difficoltà dei giovani d'oggi a trovare un impiego adeguato alle loro competenze, il malessere derivante da un sistema che premia l'arrivismo, l'estrema flessibilità e l'arroganza... Di tutto questo e di altro ancora avrebbe potuto raccontare Generazione 1000 euro, decidendo invece di sfiorare con estrema leggerezza tali problematiche e concentrandosi sull'eterna ricerca della felicità, che in questo film coincide con la ricerca dell'amore vero. Occasione mancata quindi, ma non solo, l'intera operazione risulta boicottata dal buonismo della sceneggiatura e francamente alla lunga risulta assai irritante. Pur riconoscendo una certa simpatia ai protagonisti e pur strappando qua e là qualche risata, il film resta fermo al palo, mentre la vita vera gli passa a fianco solo sfiorandolo. Nel dettaglio risulta particolarmente imbarazzante pensare che il protagonista, pur restando intrappolato nella sua condizione di precario, ritrovi il sorriso ed affronti la vita con rinnovato ottimismo, solo per il fatto di aver coronato il suo sogno d'amore. Come a dire: è vero sono un laureato malpagato che fa un lavoro che odia, però non importa, anzi che me ne frega, ora sono felice perchè ho trovato la fidanzata, il sole splende e la vita non fa più schifo...ma per carità!
Se volete dunque assistere alla solita minestra riscaldata, piena zeppa di battute simpatiche, ma da gustare senza riflettere troppo, allora questo è il vostro film. Di contro, se siete alla ricerca di responsabilità e approfondimento, non vi resta che noleggiare Tutta la vita davanti del buon Paolo Virzì, altrimenti lasciate perdere, il buon cinema sta da tutta un'altra parte.

LA TRAMA IN DUE PAROLE
Vita e disavventure di Matteo, laureato in matematica e impiegato con contratto a termine presso un'azienda che odia, con un compenso da fame.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
In questo caso una battuta: "Stiamo attraversando l'unico periodo nella storia di questo paese in cui la gente ritorna in Molise, invece che lasciarlo".

L'ANGOLO DELL'INTRIGANTE NOZIONISMO
Alessandro Tiberi (il protagonista) si è fatto le ossa nella serie cult Boris, geniale operazione targata sky, che raccontava vizi e virtù, fatti e misfatti di una fiction italiana. Nel cast figura anche Carolina Crescentini, protagonista del già citato Boris e del pessimo Notte prima degli esami oggi, penoso sequel del fortunatissimo Notte prima degli esami. Il regista di Generazione 1000 euro, altri non è che Massimo Venier, fattosi le ossa dietro la macchina da presa dei film di Aldo Giovanni e Giacomo.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni: Che palle, 4
Se avete da 13 a 20 anni: Carino, 6

Se avete da 20 a 30 anni: Carino, 6
Se avete da 30 a 40 anni: Già visto, 4

Se avete da 40 anni in su: Già visto, 4


Generazione 1000 euro (Italia 2009)
Regia di Massimo Venier
Con Alessandro Tiberi, Francesco Mandelli, Carolina Crescentini.

1 commento:

Anonimo ha detto...

superficiale,forse perchè gli autori del libro omonimo sono due che dubito fortemente abbiano mai avuto questo tipo di problemi
una situazione drammatica è raccontata da un evidente punto di vista privilegiato che la risolve con tarallucci e vino, purtroppo la realtà è un'altra