Se questo film rappresenta la rinascita del cinema di genere italiano, stiamo freschi. Abbandoniamo le speranze, buttiamo tutto e facciamo una passeggiata in riva al mare, attività sicuramente più proficua dell'assistere a questo patetico disastro. Si sentiva proprio la necessità di una versione tutta italiana del classico Non aprite quella porta, con dovute variazioni sul tema e confezione da Caritas. Lo spettatore che si avvicina a questo filmaccio troverà un bambino cannibale, una madre pazza che ridacchia e strabuzza gli occhi, un padre dallo sguardo perennemente basito, uno zio psicopatico con uno strano bozzo che gli cresce sul collo, una protagonista che urla in preda al panico e quando non urla piange o supplica ed infine tre ridicoli coatti che si aggirano per la pellicola esprimendosi in un romanaccio patetico ed irritante. Perchè? Cosa voleva fare il regista, era davvero convinto di aver realizzato un buon film? Se in vita sua un film lo ha mai visto, di certo non può continuare a guardarsi allo specchio senza essere basito a sua volta. La verità è che questa pellicola indipendente (torna il temuto termine usato per descrivere le potenziali bufale...è come quando vi devono presentare una ragazza e voi chiedete: "com'è?" a quel punto se vi rispondono: "è simpatica", iniziate a sentir puzza di fregatura) non centra mai il bersaglio e sbaglia su tutta la linea, affastellando errori ed imbarazzo. Come dice giustamente il mio amico Mattia, La casa non era un grandissimo film, anzi era piuttosto povero e la trama era più un pretesto, però aveva qualcosa che lo ha consegnato alle generazioni future come un classico, forse merito di quei carrelli a rotta di collo nel bosco, forse a causa delle piante stupratrici o probabilmente grazie alla tensione sapientemente costruita inquadratura dopo inquadratura da quello che sarebbe diventato uno dei registi più interessanti in circolazione oggi, Sam Raimi. Quindi non è un problema di idee, ma di scuola, di tecnica, di sostanza, in un film come Il bosco fuori, manca davvero tutto, ma soprattutto manca la consapevolezza dei propri limiti e l'onestà di distribuire un prodotto simile, non nelle sale, ma al massimo nel salotto di casa propria. Menzione speciale per il cast al completo, viene voglia di averli per le mani per far loro i complimenti dal vivo.
LA SCENA CHE VALE IL FILM
Non c'è, anzi dopo questo film vien voglia di inserire una nuova rubrica: la scena più patetica...
VOTO
Se avete da 00 a 13 anni: Assolutamente no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni: Orrendo, 4
Se avete da 20 a 30 anni: Non ho parole, 3,5
Se avete da 30 a 40 anni: ..., 2
Se avete da 40 anni in su: No, n.c.
Il bosco fuori (Italia 2006)
Regia di Gabriele Albanesi
Con Daniela Virgilio, Daniele Grassetti
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