RIFLESSI DI PAURA: Come al solito il titolo italiano è proprio bello


Partiamo da qui, cioè facciamo una piccola riflessione sul titolo. Perchè il semplice e bello Mirrors, una volta sbarcato nella terra della pizza diventa Riflessi di paura? Io personalmente pagherei per conoscere la mente geniale che sta dietro alle traduzioni dei titoli italiani. Il dubbio sulla sanità mentale di questi individui viene quando un film chiamato Home alone, diventa Mamma ho perso l'aereo, la certezza si concretizza quando il perfetto Eternal sunshine of a spotless mind, diventa l'orrendo Se mi lasci ti cancello e via stuprando titoli a più non posso. Evviva i titoli originali. Chiusa parentesi, veniamo al film. Diciamo subito che in una ideale scala di gradimento horror, questa pellicola potrebbe totalizzare un onesto punteggio di 6, come film in valore assoluto invece totalizzerebbe un ben magro 4. la dicrepanza sta in quello che ci aspettiamo, ovvero Mirrors è un filmetto piuttosto telefonato ed è impossibile non prevederne lo svolgimento, ma se questo è vero da un punto di vista oggettivo, bisogna anche dire che l'appassionato troverà un paio di sequenze che sicuramente si faranno ricordare per la loro innegabile efficacia. Mi riferisco al finalone nella casa della moglie del protagonista (l'idea dell'acqua è veramente ben sfruttata) e soprattutto alla morte della sorella del nostro, una sequenza disturbante che va a toccare un nervo scoperto, facendo rimanere lo spettatore letteralmente a bocca aperta. Il resto, quasi tutto, è semplice affastellamento di effetti buh! (quel tipo di strategia per cui alzando il livello della musica e giocando di primi piani improvvisamente si fa buh! allo spettatore, sperando che salti sulla sedia), peccato constatare che il regista Alexander Aja si sia decisamente troppo ripulito, il suo Alta tensione anche se era zeppo di difetti era quel tipo di film che non si dimentica, lo steso dicasi per Le colline hanno gli occhi. Sembra che il nostro una volta "fatti i soldi" si sia adagiato e abbia tirato il freno a mano, un vero peccato. Dispiace anche constatare che Kiefer Sutherland fuori dal ruolo di Jack Bauer che lo ha reso celebre nella serie 24, sa fare solo Jack Bauer, magari solo un pò più schizzato.
Insomma a parte la fotografia impeccabile, la colonna sonora giusta, un paio di zompi sulla sedia da manuale e la succitata scena da "bocca aperta", Riflessi di paura è un'esperienza deludente che arriva alla sua degna e scontata conclusione arrancando e scadendo nel pre-finale in un'improbabile scontro eroe vs mostro che suscita un imbarazzato sorriso nello spettatore.
Lasciate perdere e andate a recuperarvi gli altri film di Aja, tutt'altra pasta, tutt'altro horror.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Su tutte la morte della sorella del protagonsita (Amy Smart), pazzesca, allucinante, disturbante, non la dimenticherete tanto facilmente.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Vietatissimo, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni: Fighissimo, 7
Se avete da 20 a 30 anni: Mica male, 6
Se avete da 30 a 40 anni: Niente di nuovo, 5
Se avete da 40 anni in su: Credevo fosse un thriller, 4



RIFLESSI DI PAURA (Mirrors, Usa 2008)
Regia di Alexander Aja
Con Kiefer Sutherland, Amy Smart, Paula Patton.

Trailer italiano di Riflessi di paura
http://it.youtube.com/watch?v=0IlNFzOZKlg
Trailer originale di Mirrors
http://it.youtube.com/watch?v=O92QxxgeCO8

1 commento:

Obsidian M ha detto...

Personalmente ho preferito di gran lunga la versione originale "Geoul sokeuro" aka "Into the mirror") che è un film horror coreano del 2003, scritto e da Kim Sung-ho. Meno intenso nel suo complesso ma che include almeno un paio di scene davvero indimenticabili (quella della tizia davanti allo specchio in bagno e quella dell'ascensore)