I LOVE RADIO ROCK: Welcome to the '60


Film ingenuo e prevedibile, a tratti scontato e telefonatissimo, eppure estremamente piacevole, colorato, caciarone, vitale e poetico. Tipico esempio di film non privo di difetti, ma comunque nobilitato dalle intenzioni, I Love Radio Rock è il manifesto di una generazione, il ritratto cangiante e psichedelico di un'epoca, gli anni 60, che non è mai passata del tutto, reiterata nei suoni, nei colori, nelle mode, nei sogni, negli ideali e nei ricordi di chi quegli anni li ha vissuti. Il grande merito del film infatti, è quello di dare forma, sostanza e voce ad un periodo storico senza eguali, teatro di una rivoluzione culturale che ha scosso le vite e i sogni di intere generazioni a venire. I Love Radio Rock è l'istantanea degli anni migliori delle nostre vite, la fotografia di uno zenit assoluto a cui sarebbe seguito un lento ed inevitabile nadir, la testimonianza affettuosa e partecipata di un'età in cui si aveva la palpabile sensazione che tutto fosse possibile. All'interno di questa spettacolare cornice, si muovono le vite dei protagonisti, i loro amori, le loro voci, i loro sbagli e i loro sogni, ma soprattutto a farla da padrona è la musica, vero faro di ribellione e speranza, assordante squillo di tromba, capace di destare coscienze e smuovere inconfessabili desideri. La musica, vera protagonista di quegli anni in vinile, reale motore e chiassosa testimone di un cambiamento, voce e anima di un messaggio che con il passare degli anni, sembra sempre più lontano e fioco, come le storie dei suoi protagonisti, le parole che lo hanno contraddistinto e i sogni che lo hanno colorato. No Surrender, Don't Forget, Love Radio Rock.

LA TRAMA IN DUE PAROLE
Regno Unito, Anni 60, la BBC trasmette non più di 45 minuti di musica rock al giorno, le radio private, in quanto fuorilegge, restano ancorate al largo del mare del nord e trasmettono musica 24 ore su 24, Questo film è la storia di una di esse.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Moltisime in realtà, il protagonista tradito dalla ragazza che ama, il dj straziato che canta Don't leave me Baby, il finale... c'è solo l'imbarazzo della scelta.

L'ANGOLO DELL'INTRIGANTE NOZIONISMO
Il regista Richard Curtis è lo stesso del bellissimo (chiaramente a mio parere) Love Actually, altro film corale, che ha per tema l'amore in tutte le sue forme e derivazioni. Commedia con sterzate di drammatico realismo, si lascia alle spalle ben più noti antagonisti come Notting Hill o 4 Matrimoni e un funerale, regalandoci la miglior pellicola di questo genere e ponendo una bella pietra tombale sull'argomento. Due paroline sul cast: Bill Nighty ha interpretato fior fiore di pellicole britanniche, tra cui Love Actually (faceva la rockstar), L'alba dei morti dementi (il patrigno di Shawn), la saga di Underworld (il patriarca dei vampiri) e il delizioso Still Crazy, piccolo gioiello semi dimenticato sulle gesta di una vecchia band rock in odor di revival. Philip Seymour Hoffman è l'eccelso protagonista di pellicole come Il dubbio, Magnolia, Thruman Capote, Boogie Nights e il geniale Happyness (capolavoro assoluto). Kenneth Branagh è il blasonato regista di film quali Enrico V, L'altro delitto, Amleto, Molto rumore per nulla, Frankenstein di Mary Shelley e soprattutto il meraviglioso Nel bel mezzo di un gelido inverno. Infine Rhys Ifans altri non era che il pazzo compagno di appartamento di Hugh Grant in Notting Hill.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni: Bello, 7

Se avete da 13 a 20 anni:
Molto bello, 7,5
Se avete da 20 a 30 anni:
Bellissimo, 8
Se avete da 30 a 40 anni:
Fantastico, 9
Se avete da 40 anni in su:
Non riesco a smettere di piangere, 10


I love Radio Rock (the Boat that rocked, Uk 2009)
Regia di Richard Curtis
Con Philip Seymour Hoffman, Kenneth Branagh, Bill Nighy, Rhys Ifans

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