BASTA CHE FUNZIONI: Il caso, cos'altro...


Alzino la mano coloro che ammirano e stimano il lavoro di Woody Allen, attenzione però, non gli entusiasta dell'ultima ora, quelli che si sdilinquiscono con Match point, tanto per intenderci. A tutti coloro che stanno lì, con la mano alzata, che hanno amato Bananas, Amore e guerra, Io e Annie, Manhattan, La rosa purpurea del Cairo, Radio Days, Crimini e misfatti e che hanno visto il cinema di un grande maestro, diventare sempre più piccolo, ecco a tutti loro è dedicato questo film. L'amore, la vita e la religione sono scuse, spunti, pretesti per parlare di ciò che sta veramente a cuore al regista, il Caso. Il Caso che domina tutto e regge saldamente le redini delle nostre vite e delle nostre scelte, il Caso come unico comune denominatore che unisce gli esseri umani, così soli, così poveri d'intelletto, così ciechi, così terribilmente determinati a perseguire la propria realizzazione personale. Inutile illudersi di aver ottenuto dei traguardi grazie alla propria bravura, è solo il Caso a determinare successi e fallimenti, regnando indisturbato sui sogni e le speranze della razza umana. Se questo tipo di riflessione non è nuova nella poetica del regista di New York, è dai tempi del già citato Match point che il Caso fa il bello e il cattivo tempo, sicuramente nuovo ed apprezzabile è l'approccio scelto in questo caso. Allen infatti, tornando a girare nella città a lui cara, recupera l'umorismo tagliente e la divertentissima scrittura che avevano fatto la sua fortuna in passato. Lasciata da parte l'amarezza e la drammatica prevedibilità delle ultime pellicole, Basta che funzioni recupera corpo, nerbo e struttura delle più felici prove del nostro, regalando un'ora e mezza di grande divertimento, anzi di grande cinema.

LA TRAMA IN DUE PAROLE
Un anziano misantropo e una giovanissima vagabonda scappata da casa, si scontrano e si incontrano in una solare New York. Sarà amore?

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Tutte le volte che il protagonista apre bocca... impossibile restare seri.

L'ANGOLO DELL'INTRIGANTE NOZIONISMO
Personalmente mi sono avvicinato a Woody Allen al liceo. E' stato amore a prima vista. Mi sono guardato tutti i suoi film, sia quelli che ha scritto e diretto, sia quelli che ha solo interpretato, ho letto i suoi libri e visto le sue pubblicità. Penso di poter dire che i film che preferisco sono il surreale Amore e guerra, il romantico ed intramontabile Manhattan (ne conosco a memoria alcune parti), il geniale La rosa purpurea del Cairo (uno dei finali più struggenti della storia del cinema), lo splendido Radio Days e il grandissimo e sottovalutato Crimini e Misfatti. Difficile trovare una battuta o un dialogo più rappresentativo di altri, ma se proprio dovessi scegliere, allora il mio voto andrebbe alle meravigliose parole che chiosano Crimini e Misfatti...ancora oggi mi commuovono fino nel profondo (le trovate postate qui sotto).

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni: Carino, 6
Se avete da 13 a 20 anni: Carino, 6

Se avete da 20 a 30 anni: Bello, 7
Se avete da 30 a 40 anni: Bellissimo, 8

Se avete da 40 anni in su: Bellissimo,8

Basta che funzioni (Whatever works, Usa 2009)
Regia di Woody Allen
Con Larry David, Evan Rachel Wood





Nessun commento: