FEISBUM: Istantanea Italiana


E' capitato alla mia attenzione un filmino italiano uscito nelle sale qualche mese fa. Si tratta di Feisbum, pellicola che pretende (a tratti ci riesce) di fotografare più o meno fedelmente, ma sempre con il sorriso sulle labbra, quella psicosi collettiva che porta il nome di Facebook. Bisogna precisare subito che il film in questione è piuttosto scadente. Tra episodi telefonati, altri grotteschi ed altri ancora decisamente noiosi, si fa davvero fatica a completare il minutaggio del film senza gettare la spugna. Peccato, perchè l'idea di sfruttare una mania diffusasi come un virus, per farne un instant movie era apprezzabile, purtroppo in questo caso, sono le idee a latitare. Tra scappatelle virtuali, tag inopportuni, amicizie pericolose e rimpatriate tra vecchi compagni di classe, il mondo di Facebook e di coloro che lo abitano è tutto lì, messo alla berlina per il pubblico ludibrio. Fatte salve alcune cinematografiche esagerazioni, il ritratto che ne esce è piuttosto fedele alla realtà, un'istantanea italiana a base di amici vistuali e chiacchere digitali, la descrizione calligrafica e semi seria, anzi semi tragica, di un paese che sta perdendo qualcosa per strada. Se i nostri genitori e nonni si trovavano con gli amici nei boschi e nei campi, se noi avevamo il cortile come terra di frontiera, ora il luogo topico deputato allo scambio e alla condivisione è diventato la propria stanza. Non si può fare a meno di notare che col passare del tempo gli spazi si siano ristretti sempre di più, così come forse le prospettive e i sogni. Oggi forse si preferisce sognare i sogni di qualcun altro, il lavoro e le vacanze di un amico o di un conoscente, la vita altrui piuttosto che la propria. Capiamoci, Facebook non è il diavolo, ma è l'ennesimo cubetto di porfido con cui lastricare le strade dell'inferno, un inferno personale e privato, un luogo inaccessibile e segreto, un posto chiamato solitudine.

LA TRAMA IN DUE PAROLE
Vizi e virtù del social network che ha fatto impazzire l'Italia.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Il breve segmento finale, geniale.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni: Carino, 6
Se avete da 13 a 20 anni: Molto carino, 7

Se avete da 20 a 30 anni: Caruccio, 6-
Se avete da 30 a 40 anni: Vaccata, 4

Se avete da 40 anni in su: Vaccata, 3

Faceboom (Italia 2009)
Regia di
Dino Giarrusso, Alessandro Capone, Giancarlo Rolandi, Emanuele Sana, Serafino Murri, Laura Luchetti, Mauro Mancini
Con
Primo Reggiani, Pietro Taricone, Gianni Garofalo, Francesca Chillemi, Chiara Francini, Anna Foglietta, Giulia Bevilacqua, Corrado Fortuna, Gigi Angelillo, Rosaria De Cicco, Pietro De Silva, Claudia Potenza


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