IN THE NAME OF THE KING: Come ci siamo ridotti


Solo un film può darvi le risposte che state cercando e che da anni sono in attesa di soluzione, quel film si chiama In the name of the king e lo ha diretto Uwe Boll. Se vi state per esempio chiedendo che fine hanno fatto Burt Reynolds, la fidanzata di Brad Pitt in Il mio nome è Joe Black, la baby prostituta di Eyes wide shut, lo Shaggy dei due Scooby-Doo, l'amico di Indiana Jones ne I predatori dell'arca perduta, Ray Liotta, Hellboy e la cyborg cattivissima di Terminator 3, allora la risposta è una sola: sono alla canna del gas e sono tutti finiti a fare un film di Uwe Boll. Difficile parlare seriamente di questo In the name of the king, sembra di assistere ad una riedizione triste del Signore degli anelli, con il valore aggiunto di Jason Statham e di qualche ninja. Combattimenti, forze del male, magia, medioevo, cavalli, agricoltura, boschi, orchi, ancora combattimenti e ancora magia, è tutto qui. Difficile anche rimanere seri quando per tutta la durata del film il protagonista (in originale Farmer) viene continuamente chiamato "Il fattore" da tutti, compresi sua moglie e suo figlio. Immaginate quindi tutti i personaggi che dicono: "il fattore dovrebbe smetterla di spezzarsi la schiena arando la terra"... "il fattore farebbe bene ad arruolarsi nell'esercito del Re"... vi assicuro che l'effetto è davvero esilarante. Il resto è puro Boll al cento per cento, azione ed effetti speciali senza soluzione di continuità, con l'unica missione nella vita di portare a casa il minutaggio necessario, per confezionare una cosa che si possa chiamare film e possa essere distribuita in una sala. Che pena però vedere tanti bravi attori buttare alle ortiche il loro nome e il loro talento (vero o presunto) in un'opera così sbrindellata, scalcinata e sgangherata. Purtroppo le strade di Hollywood sono lastricate di buone intenzioni e per tutti gli altri c'è solo l'oblio. Concludendo forse non un film orribile, ma di certo nemmeno un bel film.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
L'inizio in cui lo spettatore pensa di essere tornato nella Terra di mezzo e la sensazione è davvero sgradevole.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Dopo i 6 anni, 6
Se avete da 13 a 20 anni:
Bello, 7
Se avete da 20 a 30 anni:
Carino, 6
Se avete da 30 a 40 anni:
Per carità, 4
Se avete da 40 anni in su:
Per pietà, 3

In the name of the king (Canada/Germania 2007)
Regia di Uwe Boll
Con jason Statham, Burt Reynolds, Ray Liotta

Trailer originale di In the name of the king
http://www.youtube.com/watch?v=Q22A9aRrUIw
Trailer italiano di In the name of the king
http://www.youtube.com/watch?v=A37oX2sjrCY

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