MARTYRS: Punto di non ritorno


Si assiste muti ad un'esperienza (chiamarlo film sarebbe davvero riduttivo) come Martyrs. Muti, non perchè sconvolti da ciò che viene mostrato, ma muti in quanto senza parole per descrivere l'altissima potenza teoretica e catartica di quest'opera profondamente intrisa di pazzia, religiosità, dolore ed epifania. Non commettete l'errore di liquidare Martyrs come l'ennesimo torture porn di turno, arrivato buon ultimo dopo 2 Hostel (il secondo meglio del primo), svariati Saw, il già qui recensito Frontier(s). Se esiste un sommo codice di valutazione estetica per l'arte, probabilmente Matyrs ne resta al di fuori, vivendo una vita indipendente in un un'altra dimensione, fatta di luce e sangue, di tenebra e violenza. Difficile trovare le parole davanti a tanto sommo disfacimento, a tale e abbagliante gloria. Chi ha visto questo film faticherà a dimenticare l'amicizia tra le due protaginste, la donna magrissima piena di tagli che lacera carne e tessuti come una furia, la strage, Mademoiselle e gli occhi, quegli occhi di chi sa, di chi ha visto. Non di certo un film per tutti, ma un film che prima o poi tutti dovrebbero vedere, intriso com'è di profonda, cieca, ottusa, merevigliosa religiosità. Tutti siamo vittime ormai, non ci sono più martiri, il dolore è la via, il sangue la indica, il corpo è il mezzo. Opera altissima, esperienza degradante, zenit e nadir dell'anima di un genere che ha bisogno di reinventarsi, di ripartire da zero. Il genere umano.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Sicuramente il finale... quegli occhi.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni:
Assolutamente no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Solo dopo i 18 anni, 5
Se avete da 20 a 30 anni:
..., 5
Se avete da 30 a 40 anni: ...
, 9
Se avete da 40 anni in su:
..., 8


Martyrs (Francia/Canada 2008)
Regia di Pascal Laugier
Con Mylène Jampanoi, Morjana El Alaoui

Trailer originale di Martyrs

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