THE HORSEMEN: Confuso e prevedibile


Venerdì sera, ci si dispone alla visione di un thriller. Quello che viene richiesto al film è il minimo sindacale, divertimento e tensione. Purtroppo le cose vanno diversamente. Titoli di testa, fin qui tutto bene. Si iniziano a rinvenire cadaveri uno dopo l'altro come nei saldi di fine stagione, anche qui niente da dire. A quarantacinque minuti dalla fine succedono due cose. La prima: si capisce dove il film andrà a parare. La seconda: subentra la noia. Dulcis in fundo, il finale non ha il coraggio di andare fino in fondo e banalizza quel poco di buono che aveva costruito. Titoli di coda, meno male. The horsemen è un filmetto lento e bolso, costruito sulle spalle di un Dennis Quaid troppo imbronciato e spettinato per sembrare credibile, la vicenda narrata è talmente complessa e confusa che invece di stuzzicare lo spettatore, lo chiude in un angolo massacrandolo a colpi di noia mortale. Mi rendo conto che dire qualcosa di nuovo sui serial killer sia sempre più difficile, ma non penso che la strada giusta stia nel mettere in piedi storie assurde e poco credibili. The horsemen fa quello che un buon thriller non deve mai fare, arrampicarsi sugli specchi, nel vano tentativo di dire qualcosa di nuovo, nell'ambito di un genere in cui è ormai impossibile farlo. Forse si dovrebbe fare un bel passo indietro e tornare a battere sentieri più tradizionali, classici e già battuti da altri. Ma per carità, si tratta solo di uno stupido consiglio, dato da uno che ne ha davvero le tasche piene di gente uccisa in modi scenograficamente spettacolari e di cuori umani serviti su eleganti vassoi d'argento in mezzo al bosco.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
L'inizio, forse... anzi no.

VOTO

Se avete da 00 a 13 anni: Assolutamente no, n.c.
Se avete da 13 a 20 anni:
Figoooo, 8
Se avete da 20 a 30 anni:
Non male, 7
Se avete da 30 a 40 anni:
Insomma..., 5
Se avete da 40 anni in su:
Direi di no, 4

The horsemen
(Usa 2008)
Regia di Jonas Akerlund
Con Dennis Quaid


Nessun commento: