DORIAN GRAY: Povero Oscar


Se ne sentiva proprio il bisogno. Questa la prima frase che sgorga naturale dalle labbra di tutti coloro che hanno appena assistito alla visione di questa porcheria. Si sentiva la necessità infatti, di vedere una nuova versione dell'immortale classico di Oscar Wilde. Soprattutto se la pellicola in questione è farcita a più non posso di gratuite ed insistite scene di sesso, alternate ad altre inutilmente splatter. Il povero Oscar sta probabilmente frullando come una trottola nella sua tomba, indignato come una biscia per il trattamento riservato al suo capolavoro. Il dolente ritratto del giovane Dorian, corrotto dalla decadente Londra e dai suoi altrettanto decadenti abitanti, sfuma lentamente, ma inesorabilmente, verso l'erotica e scarlatta discesa agli inferi del belloccio e mono espressivo principe Caspian di Narnja. A poco serve l'interpretazione di un imbambolato Colin Firth, incapace di salvare dal naufragio, un film che fa dell'imbarazzo la propria cifra stilistica. Il risultato, ahinoi, è una rabbia cieca e sorda, che monta lentamente, dal profondo, facendoci implorare di avere tra le mani il regista, lo sceneggiatore o perlomeno l'odiato principe Caspian. Rabbia che in mancanza di capri espiatori eccellenti, si sfoga inesorabile sulla cassiera e sull'uomo che vende pop-corn, portando noi obnubilati spettatori, impossibilitati a sfogarci degnamente coi veri responsabili di questo scempio, a mettere a ferro e fuoco l'innocente sala cinematografica. Requiescat in pace.

LA TRAMA IN DUE PAROLE
Il giovane Dorian giunge a Londra, conoscerà il vizio e la dannazione.

LA SCENA CHE VALE IL FILM
Film è un termine un tantino altisonante per questa schifezza.

VOTO
Se avete da 00 a 13 anni: Dopo i 12 anni, Bellissimo, 8
Se avete da 13 a 20 anni: Bello, 7

Se avete da 20 a 30 anni: Non male, 6
Se avete da 30 a 40 anni: Vaccata, 0

Se avete da 40 anni in su: AAAAHHHH, 1

Dorian Gray (UK, 2009)
Regia di Oliver Parker
Con Colin Firth, Ben Barnes

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